L’amministrazione De Pascale pensa evidentemente che i ravennati abbiano la memoria corta e gioca sull’abituarli alle brutture architettoniche affinché le trovino talmente ordinarie da smettere di protestare a causa della loro esistenza. Non vi è altra spiegazione se non questa rispetto a quanto appreso dalla lettura delle risultanze di una complicata commissione consiliare svoltasi venerdì scorso a Palazzo Merlato.
L’assessore Cameliani, nella corso della seduta di venerdì 15 Novembre a Palazzo Merlato ha infatti dichiarato: “il vano tecnico non verrà rimosso ma potrà al massimo essere abbellito”.
Evidentemente si è dimenticato di consultarsi col suo Sindaco che, in data 11 Gennaio 2017, in una dichiarazione tuttora reperibile sul sito del Comune di Ravenna affermava:
“….siamo già al lavoro per trovare una soluzione efficace per il vano tecnico, che sarà anch’esso rimosso in un tempo ragionevole e sostituito da un intervento non impattante ma di qualità e funzionale e che consenta di non disperdere il patrimonio di sotto-servizi di cui la piazza è dotata”.
Ora, non solo c’è una notevole differenza rispetto a quanto affermò il Sindaco l’11 Gennaio 2017, ma c’è anche un fortissimo ritardo persino se si vuole osservare il piano B, ovvero quello del cosiddetto “abbellimento”.
Fatto sta che il vano tecnico continua a rimanere nello stato in cui si trovava quando iniziarono le proteste, e contestualmente, a non venire usato per nessun scopo.
Ci sarà qualcuno non solo dell’opposizione ma anche della stampa, che vorrà farlo notare al Sindaco e ai suoi accoliti?