“La formalizzazione dell’accordo fra Movimento Cinque Stelle e sindaco uscente non dovrebbe essere una buona notizia né per noi antagonisti, che vediamo diminuire i “nemici a sinistra” presenti sulla scheda elettorale di cinque anni fa, né per gli stessi elettori di De Pascale, perché viene certificato che egli abbia terribilmente bisogno dell’apporto grillino.

La formazione gialla è infatti un’entità politica favorevole alla cosiddetta “decrescita felice”, fautrice del principio che elargisce soldi ai fannulloni attraverso redditi di cittadinanza, ed altre prebende, a scapito di chi paga le tasse e lavora onestamente, contraria allo sviluppo del nostro territorio, giustizialista oltre ogni limite.

Già questo sarebbe sufficiente a volerne rimanere alla larga, ma, evidentemente, il bisogno di voti supera non solo ogni razionalità, ma anche il senso del ridicolo.

De Pascale, infatti, non era forse quello che organizzava manifestazioni nazionali per l’oil&gas in piazza del Popolo ai tempi del governo gialloverde, nei quali si stracciava le vesti in favore degli operatori del settore off shore contro la sospensione delle concessioni e la logica del PITESAI, mai partorito neppure ai tempi del governo giallorosso?

E con quale faccia ora accetta di essere in coalizione proprio con i più acerrimi nemici di quel settore produttivo così importante per il PIL della nostra città?

La risposta è una sola e cioè che essa sia dettata solo dalla paura di perdere.

Chi compete con lui dovrebbe dunque vedere il bicchiere mezzo pieno, ma non è così.

Se vogliamo bene a questa città non possiamo che essere terrorizzati dall’immobilismo al quale verrebbe sottoposta dal continuo tira e molla su argomenti sensibili ogni volta che essi capitassero sul tavolo della giunta. Inevitabilmente PRI e lista Italia Viva/Ravenna In Campo da un lato e M5S e Coraggiosa dall’altro renderebbero impossibile l’azione di governo.

Ravenna finirebbe dunque schiava della scellerata scelta di De Pascale che, anziché governare con un progetto, intende solo sopravvivere mettendo insieme gli opposti pur di ottenere un voto in più.

L’auspicio è dunque quello che anche gli elettori di sinistra più attenti alle dinamiche amministrative vere possano comprendere che un candidato sindaco che, terrorizzato di perdere, è disposto a farsi sostenere da una forza così incompetente ed immatura non è il candidato giusto per la prossima consiliatura.

La moderazione e la competenza di Forza Italia e di PrimaveRA Ravenna sono una garanzia di buon governo anche sui temi più divisivi.”