“L’Associazione Arditi gode oggi non solo del pieno diritto ma anche del dovere cristiano di commemorare un illustre caduto quale il pluridecorato ed eroe Ettore Muti ed anzi le dichiarazioni di gratuita ostilità manifestate alcune associazioni ed esponenti, che si definiscono anacronisticamente “antifascisti”, sono totalmente al di fuori di ogni principio di diritto, almeno allo stato attuale delle norme”.
A dirlo è l’Avv. Francesco Minutillo incaricato di tutelare gli interessi degli organizzatori, che puntualizza: “Le disposizioni citate – a sproposito – dagli antidemocratici sono ben chiare nel definire che il divieto valga solo ed esclusivamente in ragione di una modalità dell’espressione di contenuti fascisti che sia concretamente finalizzata alla ricostituzione del disciolto partito fondato da Benito Mussolini.
Sia la Cassazione sia la Corte Costituzionale hanno in più occasioni ribadito la assoluta legittimità delle commemorazioni di carattere principalmente religioso che vengono realizzate in omaggio dei defunti.
Si richiama sul punto la Sentenza n. 8108 del 2017 della Corte di Cassazione Penale che ha motivato la sua decisione facendo leva su altre due pronunce della Corte Costituzionale (nn. 74 del 06/12/1958 e 15 del 27/02/1973) in cui sono contestate solo quelle manifestazioni che possono determinare che siano idonee a provocare consenso della massa nei confronti del partito disciolto.
Nel caso di specie, i giudici avevano ritenuto che vi fosse una mera commemorazione realizzata correttamente mediante la lettura di alcune preghiere, il silenzio militare, l’intonazione del “presente” ed il saluto romano, il tutto tuttavia privo di inni, canti o slogan evocativi dell’ideologia fascista e l’assenza di comportamenti aggressivi, armi o altri strumenti.
Dunque” conclude l’Avv. Minutillo “di illegittime ci sono solo le condotte di queste sedicenti organizzazioni antifasciste che sono pronte a calpestare la Costituzione ed ogni principio di libertà (con il quale sono solerti a riempirsi sempre la bocca) per arrivare perfino a tentare di negare i dovuti sentimenti di pietà nei confronti dei defunti solo perché appartengono ad una parte storica che non è la loro.
Verrà pertanto alle preposte forze dell’ordine di vigilare affinché questi facinorosi non disturbino l’espletamento della manifestazione”.