Anni fa, il Comune pubblicava “Ravenna oggi”, il predecessore di quello che oggi conosciamo come “Ravenna informa”, cioe’ il bollettino dell’Amministrazione comunale. La cultura politica di chi governa questo Comune si perpetua e non sembra essere cambiata in meglio.
A ridosso delle elezioni che si sarebbero tenute il mese successivo, il29 e 30 maggio 1988, “Ravenna oggi” dedicava un intero numero a “Costruire il futuro: dal progetto alla realtà”.
Un articolo titolava che “Tutte le strade porteranno a Ravenna. Prossimi alla soluzione i problemi dei collegamenti ferroviari, stradari e idroviari“. Sono passati più di 30 anni ma sembrano parole di chi governa il Comune oggi.
Nel 2018 un tragico evento sul fiume Ronco, ha portato alla chiusura della Ravegnana per 10 mesi isolando la parte meridionale del Comune e rendendo chiaro come l’argine di un fiume non può essere la principale via di comunicazione tra due capoluoghi di Provincia. Rimane il semaforo tra il Dismano e l’Adriatica dopo che per eliminare quello della Ravegnana abbiamo dovuto fare la conta dei morti e dei feriti.
Nessuna notizia di un collegamento idroviario tra porto di Ravenna e idrovia ferrarese. Della doppia stazione marittima vediamo se effettivamente sarà realizzata e per nostra fortuna il PNRR favorisce la connettività del territorio e il trasferimento del traffico da gomma a ferro.
Siamo ancora con la ferrovia ad un binario unico tra Ravenna e Bologna. Nel 1988 il treno 2926 partiva da Ravenna alle 8:20 per arrivare a Bologna alle 9:25. Chi volesse prendere oggi il treno Regionale 17540 per Bologna partirebbe da Ravenna alle 8:44 per arrivare alle 9:54.
L’isolamento da cui siamo usciti ci fa impiegare 5 minuti in più per arrivare a Bologna in compenso, però, il ponte Teodorico, riprodotto nell’articolo del 1988, è stato abbattuto e ricostruito senza una necessità immediata.