Circa una settimana fa, accompagnato dalla sempre più asservita dirigenza Confesercenti, il sindaco uscente Michele de Pascale si è recato a Lido di Classe per incontrare i nuovi proprietari di uno stabilimento balneare.
Il prezzemolino de Pascale sta impegnando questo periodo elettorale tra un taglio di nastri e L inaugurazioni di attività. E di fronte a tutto questo attivissimo, verrebbe da chiedersi se non abbia invece null’altro da fare dato che, glie lo ricordiamo, i ravennati lo stanno pagando per fare il sindaco di Ravenna e non il candidato.
Ma torniamo all’incursione di de Pascale a Lido di Classe. Località che da 5 anni chiede al Sindaco uscente -senza mai ricevere una di lui risposta – incontri pubblici per mostrargli lo stato di abbandono di questo lido del nostro Comune.
Sicuramente de Pascale non avrà nemmeno letto le numerose missive che l’attivissimo Presidente della Pro Loco locale, Terzino Giorgini, gli ha inviato in questi anni
Se le avesse lette avrebbe potuto appurare, in occasione della sua prima visita a Lido di Classe dopo 5 anni, che il camping chiuso dal 2017 non é stato ancora riaperto dal nuovo gestore, con disastrose conseguenze sui flussi turistici della località e per le stesse tasche del Comune di Ravenna, che da almeno 2 anni non incassa dal camping l’imposta di soggiorno.
Si sarebbe de Pascale anche accorto dello stato pietoso di strade e marciapiedi.
E cosa dire poi del totale abbandono delle aree verdi, dei giochi e delle panchine rotti e lasciati sul posto senza manutenzioni, riparazioni o sostituzioni.
E ancora, del passaggio a livello di viale dei Lombardi a Savio che costringe a lunghe soste in attesa della riapertura anche i mezzi di Soccorso.
O del mancato rifacimento, con l’aggiunta della pista ciclabile, del ponte tra Lido di Classe e Lido di Savio?
Tutte questioni di cui de Pascale é stato debitamente infornato e per le quali riceve costanti solleciti dalla Pro Loco ,ma che continua ad ignorare.
E perché de Pascale non ha risposto alla Pro Loco di Lido di Classe per il rinvio degli eventi a causa della mancanza delle sedie adiacenti al palco, misteriosamente sparite?
Facile farsi due foto in uno stabilimento balneare e poi fuggire nella sua Cervia, ignorando completamente le richieste che la località gli rivolge da anni.
Facile si, ma di certo inopportuno per un sindaco, il cui compito principale é quello di tutelare e valorizzare il suo territorio nonché ascoltare i suoi cittadini.
A Ravenna si può, dice de Pascale nei suoi cartelloni di propaganda.
A Ravenna si può cambiare Sindaco.