Il Comune di Ravenna si è classificato quarto nella graduatoria del Bando regionale PIERS (Programma integrato di edilizia residenziale sociale) sui temi della rigenerazione urbana, ricevendo per il progetto Ravenna – Ambito San Biagio Nord: Rigenerazione sociale, ambientale, architettonica e funzionale un finanziamento di circa 5.300.000 € del valore complessivo dell’intervento che ammonta a circa 7.500.000 €. La differenza di quasi 2 milioni sono risorse già disponibili e provengono da fondi di rotazione per alienazioni Peep.
Sono coinvolti nel progetto: il Comune di Ravenna, con gli uffici Patrimonio, Urbanistica e Servizi sociali, in qualità di Coordinatore del programma; Acer come Stazione appaltante e direzione lavori; Terzo settore come Coordinatore del percorso partecipato.
Il progetto coinvolge tre edifici situati nel quadrante nord-ovest della città di proprietà comunale, dei
quali già due destinati ad Erp (edifici 1 e 2 in via Dorese 73, 75) e uno, in disuso, da recuperare ad
Erp (edificio 3 in via Cicognani 15).
“Un considerevole finanziamento – dichiara il sindaco Michele de Pascale – che ci permetterà di realizzare un progetto altamente innovativo e virtuoso, frutto dello straordinario lavoro condiviso dei servizi Patrimonio, Urbanistica e Servizi sociali del Comune di Ravenna, che unisce in maniera armonica due ambiti fondamentali per la qualità della vita delle persone: la progettazione urbana e l’inclusione sociale.
Si deve considerare raggiunta la massima espansione territoriale delle città ed è necessario rigenerare e rendere efficiente il cospicuo patrimonio edilizio esistente, in considerazione dei cambiamenti climatici e dei mutamenti della società.
La qualità degli spazi pubblici e la qualità del costruito contribuiscono in maniera rilevante a riqualificare le aree rigenerandone anche i valori economici, nel contempo, l’integrazione sociale aumenta il benessere delle persone e la sensazione di sicurezza.
Un intervento importante dunque, che realizzeremo attraverso un concorso di progettazione su due livelli, e che porterà molteplici effetti positivi alla nostra comunità; il primo fra tutti quello di incrementare e migliorare l’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica, mettendo in campo una contemporanea politica dell’abitare, che vede la casa non solo come luogo in cui vivere, ma anche come espressione autentica della dimensione umana”.
L’ambito d’intervento si trova in una posizione strategica e in un contesto di qualità sociale ed architettonica nel quale sono presenti svariati servizi sportivi, scolastici e sanitari, inoltre è fortemente rapportato sia con il contesto urbano che con il sistema dei servizi, e si trova nelle immediate adiacenze di luoghi centrali.
Allo stato attuale però il contesto si presenta in una condizione di forte degrado sia per quanto riguarda gli edifici che per le aree pubbliche. Le zone verdi non hanno carattere di fruibilità e socializzazione per la mancanza di attrezzature ed arredi; i parcheggi e le sistemazioni delle aree esterne, frutto di un intervento degli anni 70/80, sono completamente realizzati in cemento con
assenza di alberi e arbusti.
Obiettivi, interventi e azioni del progetto
Il programma di intervento prevede azioni sinergiche che vanno dal restyling esterno ed interno e valorizzazione delle parti comuni degli edifici 1 e 2, alla demolizione e ricostruzione dell’edificio 3, alla rigenerazione/desigillazione/valorizzazione delle aree di pertinenza esterne dei parcheggi pubblici e del verde pubblico.
Il Progetto “Ravenna – Ambito S. Biagio Nord: rigenerazione sociale, ambientale, architettonica e funzionale”, punta alla rigenerazione, intesa sotto tutti i suoi diversi aspetti, e ad integrare gli alloggi di edilizia residenziale pubblica al tessuto sociale limitrofo attraverso l’implementazione dei servizi collettivi e alla rigenerazione sociale degli spazi comuni e pubblici.
Gli interventi e le azioni avranno l’obiettivo di elevare la qualità insediativa ed ambientale per i cittadini tramite la qualificazione dei servizi, l’incremento quantitativo e qualitativo degli spazi pubblici, la valorizzazione del patrimonio edilizio, il benessere ambientale e l’incremento della resilienza del sistema abitativo rispetto ai cambiamenti climatici.
In particolare, si interverrà principalmente per:
- incrementare l’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica mediante la realizzazione di 30 nuovi alloggi e il recupero di 82 alloggi;
- attuare la rigenerazione urbana, ambientale, di coesione ed integrazione sociale diun ambito esistente della città consolidata;
- migliorare la qualità urbana, architettonica ed edilizia dell’ambito attraverso la qualificazione ed il potenziamento delle dotazioni sociali e territoriali, l’efficientamento sismico ed energetico del patrimonio edilizio;
- innalzare la qualità del vivere e dell’abitare attraverso il miglioramento delle condizioni di accessibilità e della sicurezza degli spazi e degli edifici pubblici, in applicazione dei principi dell’universal design;
- migliorare la permeabilità dei suoli, favorire il riequilibrio ecologico e la ricostituzione di un miglior habitat naturale nell’ambiente urbano con operazioni di desigillatura, andando a deimpermeabilizzare e ripavimentare, con pavimentazioni drenanti, i parcheggi e le aree di pertinenza pubbliche;
- migliorare le caratteristiche estetiche e meteo-climatiche degli edifici, per una migliore termoregolazione degli stessi, attuando un restyling esterno delle facciate;
- aumentare la qualità degli spazi pubblici e quindi la sicurezza reale e percepita attraverso la realizzazione di spazi arredati ed attrezzati per il gioco, la sosta, la socializzazione;
- offrire condizioni di residenzialità autonoma, in favore di persone fragili o disabili, che, superando il tradizionale intervento assistenziale, consentano di valorizzare le risorse dei singoli e le sinergie positive fra le persone;
- favorire un’innovativa esperienza di vicinato solidale volta a creare relazioni quotidiane extra famigliari aperte all’accoglienza e all’ascolto;
- promuovere opportunità di solidarietà e crescita umana nell’ambito del volontariato sociale giovanile;
- incrementare la coesione sociale;
- sperimentare un nuovo modo di abitare in città che crei un luogo di benessere per gli abitanti del condominio, per il quartiere e per l’intera città di Ravenna.
Per conseguire gli obiettivi sopra indicati, si prevedono i seguenti interventi e azioni:
– demolizione e ricostruzione dell’edificio 3 con la realizzazione di 23 alloggi di edilizia residenziale pubblica e servizi collettivi quali, a titolo esemplificativo: biblioteca di quartiere, ludoteca, doposcuola, sala per attività ricreative e attività socio-assistenziali gestite (infermeria);
– restyling dei prospetti esterni degli edifici 1 e 2 con materiali che favoriscano una migliore termoregolazione;
– razionalizzazione e riqualificazione degli alloggi degli edifici 1 e 2 con accorpamento di spazi sottoutilizzati e realizzazione di 7 nuovi alloggi;
– desigillazione dei parcheggi pubblici mediante la rimozione degli asfalti esistenti e loro pavimentazione con inerbante e inserimento alberature;
– rigenerazione delle aree coperte e scoperte di pertinenza dei tre edifici mediante rifunzionalizzazione e riqualificazione degli spazi comuni ora inutilizzati e del verde;
– inserimento di un percorso ludico – sportivo – ricreativo di collegamento/integrazione dei tre edifici e del verde pubblico.
– attivazione di un processo di partecipazione e di coinvolgimento degli abitanti dei condomini rigenerati e del vicinato con l’ausilio di stakeholder dedicati;
– coinvolgimento di cooperative sociali od associazioni per la gestione delle aree comuni (serra e orti) per imparare le buone pratiche di sostenibilità ambientale;
– individuazione di una famiglia tutor per svolgere attività di supporto nella gestione della quotidianità ed incentivo al mutuo aiuto.
Gli interventi previsti dal programma saranno attuati al massimo in 5 anni.
Per attuare il programma si è scelto di attivare un concorso di progettazione su due livelli che interessi l’intero comparto, coordinato dal Comune di Ravenna.
L’attuazione degli interventi sarà affidata ad Acer in base alla convenzione per l’affidamento in concessione del servizio di gestione dell’edilizia residenziale sociale sottoscritta nel 2014 fra il
Comune di Ravenna e Acer Ravenna.
Il Coordinamento del percorso partecipato sarà gestito dal Terzo settore.
“La grande forza di questo progetto – dichiarano le assessore all’Urbanistica Federica Del Conte, e ai Servizi Sociali Valentina Morigi – è la capacità di armonizzare una molteplicità di tematiche complesse: ambiente, urbanistica, architettura, paesaggio, inclusione sociale, che a sua volta coinvolge nel processo una pluralità di potenziali beneficiari, a partire dagli abitanti dell’area fino ad arrivare a tutta la comunità circostante.
La rigenerazione del comparto urbano avrà ampi effetti e vasta incidenza positiva dal punto di vista della qualità insediativa e ambientale e, nel contempo, renderà possibile la massima coesione e integrazione sociale. Il miglioramento del contesto privato e pubblico costituisce uno stimolo importante ai comportamenti virtuosi da parte degli abitanti che trovano una motivazione evidente ad attivarsi per la promozione del benessere e del senso di appartenenza alla comunità.
La possibilità di intervenire su un complesso di edifici, relative pertinenze e spazi pubblici, consente di avere una visione organica dei contesti e di progettare scelte virtuose che favoriscano, in maniera incisiva e con soluzioni differenziate, la coesione e l’integrazione sociale, attraverso attività collettive, di inclusione e percorsi partecipati”.
“Siamo veramente molto felici di questa notizia – dichiara la presidente di Acer Manuela Giangrandi – non capita tutti i giorni di poter realizzare un progetto che aumenti nel contempo sia la quantità che la qualità degli alloggi di edilizia residenziale e pubblica.
Una qualificazione importante negli aspetti architettonici e strutturali, nell’organizzazione degli spazi, nella realizzazione di nuovi ambienti comuni che concorrono a valorizzare la qualità della vita degli inquilini e degli assegnatari, il tutto in sinergia con la comunità circostante”.