Il caso Monsanto riporta l’attenzione sul glifosato, un erbicida totale inserito in molti pesticidi. È Andrea Galli, capogruppo in Assemblea legislativa di Forza Italia, a prendere spunto dal maxi risarcimento per oltre 289 milioni di dollari a cui è stata condannata Monsanto, la multinazionale di biotecnologie agrarie, dopo la denuncia del giardiniere Dewayne Johnsonun ammalatosi di tumore, per chiedere conto all’esecutivo regionale delle azioni messe in campo per conoscere l’entità della presenza della sostanza nell’ambiente.
Il forzista ricorda che il “22 giugno 2016, l’Assemblea legislativa ha approvato una risoluzione che impegnava la Giunta a monitorare le risultanze degli studi condotti a livello di Paese membro sui formulati a base di glifosato, a valutare il percorso e le risultanze della nuova analisi intrapresa dalla Fda, a potenziare le azioni di sostegno alla riduzione del ricorso a erbicidi sul territorio regionale, a rafforzare gli strumenti per un utilizzo informato dei prodotti diserbanti, a potenziare il sostegno alla ricerca mirata alla produzione di sostanze e procedure per la riduzione di infestanti rispettose dell’ambiente e della salute e a sostenere e potenziare lo sviluppo della metodica relativa al monitoraggio sul glifosato nelle acque avviata nel laboratorio Arpae di Ferrara e già estesa a 20 stazioni di acque superficiali per una rapida estensione dell’analisi su tutto il territorio regionale”.
Per questo, con una risoluzione presentata oggi, Galli domanda “quali siano stati i risultati raggiunti dopo l’approvazione dell’atto di indirizzo, quali iniziative siano state messe in atto per il potenziamento delle azioni di sostegno per la riduzione dell’uso di pesticidi, quali esiti abbiano dato le analisi avviate e quali ulteriori iniziative si intendano intraprendere per ridurre l’utilizzo del glifosato”.