La Regione tuteli i daini nella pineta di Lido di Classe (Ravenna) e del Lido del Volano e fornisca i dati sul numero degli animali e quelli aggiornati sull’incidentalità provocata dai due nuclei di popolazione di daino. Inoltre, riferendosi alla cattura e allo spostamento, la Giunta dica se potrebbe essere ripensata “l’intera operazione avviando, finalmente, un confronto con le associazioni animaliste”.
Sono, in sintesi, le richieste avanzate alla Regione da Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’interrogazione.
In questi giorni, scrive la consigliera, si è riaperto il dibattito sulla “eradicazione del nucleo di daini presenti nella pineta di Lido di Classe e del Lido di Volano su cui si fa gravare la responsabilità di “numerosi incidenti stradali che hanno visto coinvolti esemplari di questa specie, sia sull’Adriatica che sulla Romea, ma anche per i danni all’agricoltura e di impatto sulle linee ferroviarie, dove ogni daino travolto richiede l’interruzione del traffico”. Tutto questo, però, sottolinea Gibertoni “senza citare alcun dato”. La Giunta, continua la capogruppo, con una delibera del dicembre 2021 aveva disposto di catturare e spostare i daini, senza, però, “averne preventivamente dimostrato la necessità e prescindendo da qualsiasi percorso partecipato pubblico, nonché da qualsiasi tentativo di mettere in campo preventivamente dei metodi ecologici di contenimento che sarebbero obbligatori per legge”. Secondo Gibertoni è “sciagurata” l’ipotesi di avviare “una caccia di selezione giustificandola con una emergenza legata alla sicurezza degli automobilisti, ma rinviando sempre a un momento successivo l’installazione di efficaci reti di protezione lungo le strade”. Anche i danni all’agricoltura, secondo la consigliera, segnalano la distruzione di colture e terreni anche se “dei 16 anni esaminati dal 2001 al 2016, per 11 di questi anni il danno provocato dai daini è stato pari a zero e, per i rimanenti 5 anni, in 4 di questi i danni sono contenuti e inferiori, comunque ai 2mila euro per anno”.
La consigliera, poi, ricorda che la Giunta aveva risposto come nel ravennate, “tra il 2019 e il 2020, circa 200 aziende hanno richiesto un risarcimento per danni all’agricoltura provocati da fauna selvatica, ma solo 12 hanno avuto accesso ai fondi regionali per installare mezzi di prevenzione contro i danni da fauna selvatica e nel ferrarese, nello stesso biennio, un centinaio di aziende hanno richiesto un risarcimento per danni da fauna selvatica, ma una sola azienda ha avuto i fondi per la prevenzione; inoltre, chi ha ottenuto i fondi regionali per la prevenzione non ha poi richiesto risarcimento danni”.
Giulia Gibertoni, pertanto, chiede alla Regione “se siano in corso censimenti dei due nuclei di popolazione di daini, chi li esegue e con quali scopi; quanti sono gli animali; se sia in grado di fornire dati aggiornati sull’incidentalità stradale e sui danni all’agricoltura; se l’arrivo della stagione primaverile, periodo in cui era stato garantito non dovessero essere effettuate le catture e i relativi spostamenti, così come il continuo rinvio della predisposizione dei bandi da parte dei competenti uffici regionali, possa essere utilizzato con profitto al fine di ripensare l’intera operazione avviando, finalmente, un confronto con le associazioni animaliste”.