Mettere in campo azioni che evitino la trasformazione delle spiagge regionali in siti disponibili all’effettuazione di grandi eventi come il “Jova Beach Party 2022”.
È il principale auspicio che Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) rivolge alla Giunta in relazione all’evento spettacolare che dovrebbe svolgersi nella prossima estate anche presso la spiaggia di Marina di Ravenna.
Nello specifico, la consigliera ricorda il parere che ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) formulò per l’analogo evento del 2019 tenutosi sulla spiaggia di Lido degli Estensi di Comacchio, secondo il quale “l’area che dovrebbe essere interessata dal concerto riveste indubbia importanza per la nidificazione del Fratino (Charadrius alexandrinus) nel contesto geografico regionale”, tanto da affermare che “si ritiene necessario mettere in atto ogni possibile azione per la tutela della specie nei siti in cui ancora nidifica, cercando di far aumentare il successo riproduttivo”.
A pochi giorni dalla comunicazione del calendario per il prossimo tour, che prevede un duplice appuntamento sull’arenile di Marina di Ravenna, Giulia Gibertoni informa degli annullamenti dei concerti sulla spiaggia di Lido degli Estensi e di Rimini per garantire azioni di tutela della biodiversità dell’area e afferma come le tappe del ‘Jova Beach Party 2022’ “sono la dimostrazione lampante di operazioni in cui l’ambiente viene messo a rischio e stravolto in nome di un chiaro e ben identificabile interesse economico, con un interesse privato spacciato per ‘grande festa‘ e nobilitato da un messaggio ‘eco-friendly‘ a cui sarebbe logico, viste le norme vigenti e, tutto sommato semplice, dire di no”.
Stante la situazione, la capogruppo sollecita una valutazione d’incidenza ambientale (VINCA) perché pare evidente come, “sebbene l’evento si sviluppi al di fuori di aree protette, ci siano impatti che le interessano, ad esempio le diffusioni acustiche e luminose, ma non solo, che potrebbero interferire con la fauna che le frequenta”.
Ulteriori quesiti avanzati, poi, riguardano la sicurezza, “soprattutto come si prevede sia possibile garantire la sicurezza in termini di capienze, presenze, affollamento, vie di accesso e di fuga, anche considerando la prossimità all’acqua, durante tutta la durata degli eventi”.
In via più generale, infine, Gibertoni auspica che Regione e Parco del Delta del Po “non scarichino la responsabilità sul Comune di Ravenna, passando la valutazione dell’eventuale studio di incidenza ambientale presentato dagli organizzatori dell’evento appunto al Comune di Ravenna” e se non ritenga utile “incontrare una rappresentanza delle numerose associazioni ambientaliste e animaliste che hanno chiesto azioni positive di salvaguardia su questa vicenda e cogliendo questa occasione per l’avvio di un percorso di miglioramento, in senso ecologico ed ambientale, delle nostre spiagge”.