«Come prevede la nuova Legge Regionale sull’Urbanistica, che ha per obiettivo la riduzione del consumo di suolo, si è aperto un confronto nella Commissione “Ambiente e assetto del territorio”, al quale abbiamo partecipato, in merito ai “dati sulla perimetrazione del territorio urbanizzato al 1 gennaio 2018 e sul patrimonio costruito inutilizzato”». Spiegano Marcella Vitali, presidente di Italia Nostra Faenza, e Massimo Sangiorgi, Presidente del Circolo Legambiente Lamone Faenza.
«Nell’ultimo incontro del 18 dicembre scorso, abbiamo appreso, direttamente dall’Assessore all’Urbanistica, che l’Amministrazione intende presentare, al prossimo Consiglio Comunale del 17 gennaio, una proposta di delibera su un bando per la selezione di “manifestazioni di interesse” relative a nuove costruzioni. Dai dati che sono stati resi pubblici si evince che:
– il territorio urbanizzato è di 16,57 Km quadrati, (secondo la Legge Regionale, da oggi al 2050 non bisognerebbe utilizzarne più del 3%,- circa mezzo Km quadrato -);
– il terreno potenzialmente edificabile, secondo gli attuali strumenti urbanistici, sarebbe di 24,88 Km quadrati, previsioni palesemente sproporzionate;
– di conseguenza gli appartamenti che teoricamente si potrebbero costruire sarebbero quasi 8.000;
– le Unità immobiliari residenziali non utilizzate sono circa 3.800 e circa 1.000 sono gli immobili destinati ad attività economiche, non utilizzati;
– i fabbisogni abitativi si riducono, la popolazione diminuisce (– 72 dal 2013 al 2017), anche se aumentano le famiglie (+ 237) composte da meno persone, quindi con una modifica nelle tipologie abitative;
– la prestazione energetica degli edifici è mediamente bassa, così come è alta la vulnerabilità sismica.
Questi dati dimostrano chiaramente che a Faenza non esiste alcuna necessità di nuove urbanizzazioni, né a fini residenziali, né a fini produttivi. Vista la data del 17 gennaio, così ravvicinata, dobbiamo ritenere già concluso il confronto su questo importante tema urbanistico? E soprattutto, con quale motivazione l’Amministrazione Comunale vuole aprire un bando, di fatto per incentivare nuove urbanizzazioni, quando i dati “certificano” l’assenza di un fabbisogno e una potenzialità insediativa di alloggi e attività economiche così alta, da coprire una virtuale domanda di lunghissimo periodo?»