“Apprendo da un articolo de Il Resto del Carlino di stamattina che l’atteso provvedimento sugli indennizzi per i beni mobili ed elettrodomestici danneggiati e distrutti dall’alluvione di maggio 2023 sarebbe stato ulteriormente rinviato di due settimane, per slittare a dopo le elezioni europee. Nemmeno l’interesse a dare almeno una scarpa prima delle elezioni europee, che avevamo comunque salutato, inizialmente, con favore, sembrerebbe aver smosso la coscienza del Governo Meloni.
Assistiamo all’ennesimo pietoso teatrino sulla pelle delle famiglie alluvionate, per le quali i beni mobili in molti casi rappresentano una parte molto significativa dei danni, e che ogni giorno che passa sono sempre più in difficoltà.
La richiesta è sempre la stessa, che venga emanato immediatamente, a questo punto tassativamente prima delle elezioni europee e amministrative, il decreto che consente di indennizzare anche i beni mobili e che venga stanziato un massimale di 30mila euro a famiglia, anziché i vergognosi 5mila euro annunciati, nella maggior parte dei casi assolutamente insufficienti a coprire i danni. Se mancano le risorse si spostino gli 1,2 mld del PNRR dalle opere pubbliche, che da qui al 2026 rischiano di non andare spesi, agli indennizzi alle famiglie e alle imprese.”
Commenta così Michele de Pascale la notizia sull’ulteriore slittamento del provvedimento sugli indennizzi per i beni mobili.