Oltre un miliardo di danni, 8.000 aziende danneggiate di cui quasi 3.000 colpite da eventi franosi. L’emergenza limo: dove quello depositato è rilevante non è possibile diluirlo e questo rende i terreni inutilizzabili. L’obiettivo della Regione: tutti i danni devono essere risarciti e si proceda speditamente alla ricostruzione delle aziende agricole danneggiate.
E’ il bilancio dei danni provocati al comparto agricolo dall’alluvione che lo scorso maggio ha colpito l’Emilia-Romagna. Il punto è stato fatto dall’assessore all’agricoltura Alessio Mammi nel corso della commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.
“La Regione stia tenendo sotto controllo la situazione e abbiamo chiesto a livello nazionale ed europeo specifici provvedimenti per risarcire tutti i danni e ricostruire le aziende colpite dai danni del maltempo”, spiega Mammi che ricorda come “dal fondo europeo di riserva del settore agricolo abbiamo avuto i primi 60 milioni di euro per risarcire i primi danni delle aziende agricole: è importante l’utilizzo di tutte le norme e le risorse per le sospensione di pagamenti di imposte e mutui per le aziende danneggiate e l’attivazione di tutte le tutele per i lavoratori impegnati nel comparto”. Mammi ha ricordato anche i numerosi interventi e relativi finanziamenti pari a 6 milioni di euro messi in campo dalla Regione per la ricostruzione delle aziende danneggiate da frane, alluvioni di limo e gelate tardive.
“E’ molto importante quello che si sta facendo, soprattutto la collaborazione con le associazioni di categoria”, spiega la presidente Rontini.
“Abbiamo tutti la necessità di chiarire le interlocuzioni che ci sono state nelle diverse province, vogliamo capire quale sarà la road map della Regione visto che il fattore tempo è fondamentale nel settore agricolo”, spiega Valentina Castaldini (Fi).
Silvia Zamboni (Europa Verde) ha ricordato come “Servono interventi precisi per gli agricoltori biologici. In generale prima c’è stata la siccità, poi l’alluvione: servono interventi di lungo periodo, vedremo come evolverà il quadro delle risorse. Il commissario Figliuolo ha avuto l’incarico per un anno e un anno non basta per la ricostruzione, come non bastano le risorse messe a disposizione: sono in tutto 2,5 miliardi quando già un miliardo servirà per l’agricoltura”, spiega la capogruppo ecologista.
“Dobbiamo andare incontro ai bisogni degli agricoltori e non dobbiamo multarli se fanno attività nei fiumi per togliere la legna o prendere della sabbia: gli agricoltori vanno aiutati e lasciati liberi di fare il loro lavoro che lo fanno anche volentieri, tengono puliti i nostri fiumi e per questo dobbiamo aiutarli”, spiega Andrea Liverani (Lega).
Marco Mastacchi (Rete civica) sottolinea come “servono interventi chiari, bisogna certificare i danni e quello che si intende fare anche coordinandosi col commissario e per la montagna bisogna intervenire sul tema delle frane”.
“Bisogna facilitare il lavoro degli agricoltori a partire dall’accesso al credito e servono interventi di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione nella sua cura”, sottolinea Simone Pelloni (Lega).