Questa mattina, nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna, il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale ha partecipato ad una riunione, convocata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, tra i firmatari del Patto per il Lavoro e il Clima e il commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione, generale Francesco Paolo Figliuolo, per un confronto sul tema della ricostruzione a seguito degli eventi alluvionali dello scorso maggio.
“L’incontro con la struttura commissariale del generale Figliuolo – ha commentato il sindaco al termine della riunione – ha consentito da un lato di rafforzare le certezze sugli aspetti che hanno preso una direzione positiva, uno su tutti quello della copertura delle spese già sostenute da parte degli enti locali, dall’altro è stato l’occasione per richiamare l’attenzione del commissario su alcuni aspetti molto importanti in merito agli atti che dovranno essere assunti nei prossimi giorni. Il quadro generale è quello di una forte fiducia reciproca fra commissario e enti territoriali e una volontà comune di concentrarsi operativamente sulla risoluzione dei problemi.
In primo luogo abbiamo chiesto il massimo snellimento possibile della burocrazia per le opere ancora da realizzare, che non possono passare dal meccanismo della somma urgenza a procedure ordinarie perché questo porterebbe ad allungare in maniera drammatica i tempi di realizzazione degli interventi.
Naturalmente tutti vogliamo agire nella massima legalità e trasparenza, in questo senso si possono costruire protocolli specifici con le forze dell’ordine proprio per avere garanzia della massima attenzione, ma è indispensabile procedere con grande celerità nel realizzare le opere pubbliche necessarie, in particolare per quanto riguarda la rete fluviale e tutta la rete idrogeologica, sulla quale insistiamo col chiedere una forte accelerazione delle opere di ricostruzione e pulizia dei fiumi. In questo senso ho accolto con grande favore e condivido le parole del presidente Bonaccini che da un lato ha annunciato un’azione molto importante nelle prossime settimane sui lavori fluviali e contemporaneamente ha rappresentato al commissario l’esigenza che siano previste risorse anche per potenziare gli organici dell’agenzia che si occupa della gestione dei fiumi e che dovrà svolgere nelle prossime settimane ingenti attività di manutenzione e nei prossimi anni una quantità di opere mai viste prima nella storia recente.
Serve inoltre una sinergia molto stretta fra la struttura commissariale e gli ordini professionali per definire le modalità con cui i cittadini e le imprese potranno presentare le perizie asseverate per il riconoscimento del danno, poiché è fondamentale che i tecnici che dovranno scrivere le perizie siano coinvolti già da questa fase, in maniera tale che le perizie possano essere semplici, celeri e anche economiche per le famiglie e per le aziende.
Infine nel corso dell’incontro, il commissario ha ribadito che per la parte degli indennizzi in questo momento sono nelle sue disponibilità somme molto residuali, pur tuttavia confermando l’impegno del Governo a coprire gli indennizzi una volta che saranno completate le perizie.
Su questo punto ho ribadito la nostra forte contrarietà e ho chiesto al commissario di farsi portatore nei confronti del Governo delle nostre due proposte per mettere subito a disposizione risorse per gli indennizzi: la prima, di impiegare l’oltre un miliardo di euro del decreto 61, un decreto con fortissimi limiti, le cui risorse sono state quasi integralmente non utilizzate e non sono comunque utilizzabili; la seconda, di considerare la possibilità di introdurre un meccanismo credito di imposta o di detrazione.
Su queste due proposte continueremo ad insistere con azioni forti nelle prossime settimane perché riteniamo che in concomitanza ai moduli delle perizie debba già esserci una prima disponibilità di risorse credibili per famiglie e imprese”.