Le indagini sulle alluvioni di maggio in Romagna hanno avuto una accelerazione, con una sinergia fatta di contatti e scambi di informazioni tra le Procure di Forlì e Ravenna, le due province più colpite dai danni dell’acqua.
Nei giorni scorsi, apprende l’ANSA, c’è stato un vertice degli investigatori, magistrati e polizia giudiziaria, e sono state date deleghe ai carabinieri per l’acquisizione di ulteriori atti relativi ai giorni delle esondazioni.
Sarebbero impegnati sia reparti territoriali dell’Arma, nuclei investigativi, sia quelli specializzati come i Forestali.
In Procura a Ravenna risulta aperto dal procuratore Daniele Barberini un fascicolo contro ignoti per disastro colposo e fin da subito erano state acquisite foto e relazioni. Di recente è stata invece chiesta l’archiviazione per le indagini per omicidio colposo, anche in questo caso contro ignoti, aperte dai pm di turno sui sette morti causati nel territorio dal maltempo di maggio.
Anche a Forlì, dove le persone decedute in provincia sono state sei, cinque persone annegate e una travolta da una frana, erano stati aperti accertamenti dalla Procura guidata da Maria Teresa Cameli.
fonte Ansa