“La risposta della vicepresidente Priolo all’interrogazione che abbiamo posto all’indomani dell’alluvione che ha coinvolto l’area del Forese (Ravenna) circa il ritardo nell’apertura di due paratoie, strumenti che nascono al preciso scopo di equilibrare il flusso idrico, non solo giunge a quasi tre mesi di distanza, ma si rivela insoddisfacente.
Stando a Priolo, infatti, le paratoie non si sarebbero correttamente aperte non perché non correttamente manutenute, ma perché la piena ne avrebbe danneggiato il meccanismo. Che è come dire che un’automobile non frena non perché qualcuno ha dimenticato di sostituire le pastiglie dei freni, ma perché la strada era in discesa.
È talmente assurda questa spiegazione che non possiamo che rigettarla completamente, anche quando Priolo afferma che nulla sarebbe cambiato per i residenti del Forese che si sono trovati le case allagate, se le due paratoie avessero funzionato correttamente.
Il fatto è che nemmeno la vicepresidente può avere ragionevole certezza di quanto afferma. Noi invece siamo certi che quelle due paratoie si sarebbero dovute alzare al momento del bisogno, almeno per tentate di salvare anche solo una casa.”