“L’incontro con i comitati degli alluvionati tenutosi a Ravenna domenica scorsa, è stato occasione per stabilire cinque importanti impegni programmatici sulla sicurezza territoriale di Michele de Pascale candidato alla presidenza della Regione Emilia-Romagna.

  1. Alla Regione Emilia-Romagna il massimo delle responsabilità sulla sicurezza territoriale

“Dal giorno dopo le elezioni, se eletto – chiarisce de Pascale – chiederò di avere il massimo del potere possibile per poter fare tutto ciò che serve per mettere in sicurezza il territorio, ovviamente assumendomi le conseguenti responsabilità davanti ai cittadini di ciò che viene o non viene fatto”.

  1. Un referente unico e un tavolo permanente

“Chiederò subito – precisa – che a livello nazionale si individui un referente unico all’interno del Governo, chiaramente identificato, per la gestione di questa emergenza e che venga istituito un tavolo permanente, che, differentemente da quanto successo fino ad ora (ovvero 2 incontri in 16 mesi), si riunisca costantemente”.

Governo e Regione dovranno quindi lavorare insieme per la definizione delle opere strategiche, degli interventi e delle norme da scrivere o da modificare, per la definizione di tutto ciò che è necessario. Periodicamente, questo tavolo dovrà poi relazionare in maniera congiunta, ai Comitati degli alluvionati (che a loro volta individueranno una loro delegazione) in merito all’andamento e avanzamento dei lavori, rispetto agli impegni presi. I Comitati rappresentano l’operazione trasparenza del rapporto nuovo tra Governo, Regione e Struttura commissariale (se verrà nuovamente istituita).

  1. Un’agenzia regionale specializzata in sicurezza territoriale

La Regione dovrà farsi carico di una regia complessiva di tutti i soggetti coinvolti, in primis Comuni e Province, e di tutti gli enti che la Regione sovraintende, diventando l’interlocutore centrale di tutto ciò che è in capo anche ad altri soggetti (Consorzi di bonifica, Hera, etc.).

“A tal fine, punto centrale del mio programma – spiega il candidato – è la ricostituzione di un’agenzia specializzata solo in sicurezza territoriale, con un grande piano di assunzione di geologi, ingegneri e tecnici, al fine di potenziare la nostra capacità di azione quotidiana”.

  1. Manutenzione radicale di tutti i corsi d’acqua

Verrà realizzata una manutenzione radicale di tutti i corsi d’acqua. Gli argini sono opere di sicurezza territoriale e quindi devono essere esclusivamente finalizzati alla sicurezza delle persone.

Nel contempo è importante che Parlamento e Governo provvedano alla revisione delle norme (vedi ad esempio il Regio Decreto che contiene il testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche) e dei piani che possono rallentare o impedire l’attività di manutenzione.
Oltre a ciò, è urgente approvare al più presto uno stralcio dal Piano speciale per la ricostruzione (il piano strategico delle opere disposto dal Commissario Figliuolo) di un nucleo di opere che devono partire immediatamente, in deroga a tutti gli strumenti, compresi gli interventi, sempre in deroga, su tutti i ponti che possono creare interferenza e intralcio ai corsi d’acqua.

  1. Semplificazione delle procedure d’indennizzo

Si lavorerà fin da subito perché venga realizzata una revisione delle procedure di indennizzo (che devono valere anche per chi si è alluvionato a settembre 2024), con un’opera di semplificazione e adeguamento del contributo previsto per il rimborso dei beni mobili.”