“Ci sono ancora 516 nuceli familiari che non hanno trovato un alloggio stabile dopo l’alluvione. Servono interventi drastici, non palliativi inutili ed inefficaci” a chiederlo è Mirko De Carli, consigliere nazionale de Il Popolo della Famiglia.
“L’esonero dell’Imu per i proprietari di immobili che vengono ora destinati per gli alluvionati ancora senza alloggio stabile è una misura che agevola chi ha pochi problemi, non da alcun vantaggio a chi ancora vive il dramma delle conseguenze nefaste dell’alluvione di maggio scorso. I fondi destinati dal Cas per aiutare nel pagamento dei canoni di locazione le famiglie sfollate sono misure riduttive che non hanno, per loro natura, una durata medio-lunga (necessaria, visto che l’emergenze post-alluvione è ancora nel suo pieno e continuerà probabilmente ancora a lungo)” dichiara Mirko De Carli.
“Per questo invitiamo l’amministrazione comunale di Faenza a concentrarsi su come sgravare di oneri chi è sfollato e di provare ad avere la capacità economica di pagare i canoni di locazione per un periodo medio-lungo. In tal senso occorre ragionare sulla predisposizione di un fondo comunale, concertato con le confederazioni imprenditoriali locali, capace di mettere a disposizione di questi 516 nuclei familiari una certa somma di danaro in grado, almeno per l’anno in corso, di ridurre o potenzialmente azzerare i costi di affitto per queste famiglie. Vedrete che se queste persone si presenteranno davanti ai proprietari di immobili disponibili da affittare con queste certezza un accordo si troverà senza alcun problema. Altro che rimborso dell’Imu” conclude De Carli.