“I ministri del governo Meloni sfilano e pontificano dal palco del Meeting a Rimini parlando di tutto tranne che delle risorse che, ad oltre tre mesi dall’alluvione avvenuta proprio nella Romagna in cui si trovano, avrebbero dovuto sostenere imprese, famiglie ed enti locali ma che ancora non si vedono. Fondi stanziati che apparivano già insufficienti e che, ulteriore beffa, non sono mai arrivati. Dei 4,5 miliardi stanziati, a fronte di 8,8 miliardi di danni, solo 60 milioni sono stati effettivamente spesi, precisamente il 5% degli 1,2 miliardi del primo decreto destinati a cassa integrazione, autonomi ed export delle imprese. Tutti gli altri fondi non sono mai arrivati in Romagna e sempre più alto si leva il grido di rabbia degli amministratori locali, anche di centrodestra, di famiglie e imprese.
Questo governo, che anche dal Meeting di Rimini lancia slogan e proclami, prosegue la sua azione politica caratterizzata dalla lotta ai poveri anziché alla povertà e dimenticando chi è in difficoltà, chi ha necessità di essere sostenuto, come le comunità della Romagna piegate dal fango dell’alluvione e abbandonata da un governo inadatto e incapace.
La mission della fondazione Meeting parla di ‘desiderio di felicità, di bene, di verità e di giustizia’ e anche di ‘valorizzazione di ogni diversità’. Davvero viene da chiedersi cosa leghi questi condivisibili intenti con l’azione governativa della destra che fin dal suo insediamento ha perseguito nei fatti obiettivi antitetici.
Dentro il palacongressi di Rimini applausi al governo degli slogan e delle chiacchiere, fuori la Romagna alluvionata e frustrata che chiede invano di essere aiutata a rialzarsi”.