“Con un importo forfettario di 6.000 per abitazione, i cittadini alluvionati riescono a fare ben poco per riparare i danni subiti. Sui beni mobili danneggiati dalla devastante alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, avevamo chiesto un aiuto adeguato affinché i cittadini venissero messi in condizione di poter provvedere a ripristinare cucine, nuovi elettrodomestici, arredamento: tutte cose essenziali e necessarie. Per essere consono e sufficiente, è necessario rivedere al rialzo il Dl Ricostruzione affinché preveda un aiuto di 10.000 euro per il vano adibito a cucina e di ulteriori 5.000 euro per ciascuno degli altri vani, fino ad un importo complessivo massimo di 30.000 euro” Lo dichiara il senatore romagnolo del Movimento 5 Stelle Marco Croatti, al margine della conferenza stampa durante la quale i gruppi di opposizione hanno presentato gli emendamenti al Dl Ricostruzione riguardanti i rimborsi per i beni mobili danneggiati nell’alluvione dell’Emilia Romagna.

“A distanza di un anno, le procedure di indennizzo sono in grandissimo rilento, chi ha avuto capacità economica è ripartito, gli altri sono ancora in situazione di grave criticità. E di sicuro l’indennizzo previsto dal Governo è totalmente scollegato dalla realtà. Ci sono poi – aggiunge Croatti – numerosi edifici che, anche in assenza di danni o con danni lievi, sono in condizioni di grave rischio idraulico o idrogeologico e che per questo devono essere delocalizzati, con contributi da assegnare sulla base di idonei costi parametrici da definire con apposito provvedimento del Commissario straordinario. Quello che è successo in Romagna rimane negli occhi. Non è certo questo il modo di trattare un territorio che si è rialzato da solo immediatamente. La politica deve dare risposte serie”.