“Dopo la mancata pulizia e riparazione dell’argine faentino del fiume Senio, in via Casale, dove gli abitanti sono stati nuovamente alluvionati e quattro famiglie costrette a lasciare le proprie abitazioni, emergono altre zone del forese di Faenza che presentano criticità significative” segnala la Consigliera Comunale Cristina Alpi, che indica tra queste Via Corleto.
“Gli abitanti della zona non si sentono sicuri e, anzi, si percepiscono ignorati a causa della mancanza di controlli. Nonostante abbiano subito due alluvioni, non sono stati effettuati i necessari sopralluoghi per pianificare soluzioni concrete. A segnalarci la problematica è stata Elena Cavallucci, residente della zona, che ha sottolineato lo stato in cui versa il fiume Montone, al confine tra Forlì e Faenza, ormai diventato una foresta di alberi.” prosegue Alpi.
“A Via Corleto, sulla strada provinciale, ci sono state tre alluvioni. Il Rio Cosina continua a cedere, e il Canale di scolo Rio Cupa non riesce a contenere né l’acqua piovana né quella proveniente dal fiume. In questa zona, dove la Regione non si è mai fatta vedere, Comune e Consorzio di Bonifica si rimpallano le responsabilità, senza che nessuno agisca concretamente.”
Alpi continua: “Durante la seconda alluvione, l’acqua proveniente proprio dal fiume ha bloccato l’autostrada e danneggiato strade e ponti, ma ciò non è bastato a far partire i lavori necessari. Gli abitanti di Via Corleto, che termina in Via Prada, chiedono urgentemente il ripristino degli argini, la pulizia del fiume Montone e una migliore gestione dei canali. È evidente a occhio nudo che la manutenzione dell’argine sul versante di Forlì è più curata e rinforzata rispetto a quello di Faenza.”
“Il Consorzio di Bonifica parla di progetti, ma non ha mai mostrato alcun documento ufficiale agli abitanti, che vivono nell’ansia ogni volta che viene emessa un’allerta meteo. Ciò che serve sono progetti scritti con scadenze certe, ma soprattutto la necessità di agire immediatamente per avviare i lavori di ripristino. Gli abitanti chiedono alla Regione di intervenire con la massima urgenza, poiché è inaccettabile abbandonare così queste località di confine, come Cosina, Pieve Corleto, Reda e Prada.”
“Quanto accaduto in via Casale con il fiume Senio, nonostante i numerosi avvertimenti degli abitanti e le segnalazioni fatte dagli esponenti dei partiti di opposizione, ha portato a danni ancora peggiori; questo non è accettabile, una simile negligenza non deve ripetersi” conclude Alpi.