L’occasione della ricorrenza della Festa nazionale della Liberazione ha funto da stimolo di approfondimento di una delle più delicate pagine della storia italiana anche per gli studenti dell’Istituto Tecnico Oriani. In questi giorni, infatti, sono in corso momenti di riflessione con il professor Luca Rosetti, che ha proposto la rilettura di alcune pagine cruciali della storia italiana della prima metà del Novecento, a cominciare proprio dalla Festa del 25 aprile, fino ai fatti del 1946 che portarono alla nascita della Costituzione, oggi simbolo di unità nazionale e libertà.

L’Oriani non è nuovo nella elaborazione di originali percorsi didattici legati ai valori della democrazia, della pace, della solidarietà, dell’uguaglianza, della dignità umana e del bene comune: negli ultimi anni sono stati diversi i progetti che hanno avuto una certa risonanza anche in ambito cittadino, nell’intento di riscoprire le radici della nostra identità collettiva, che si rinnovano proprio in quell’aprile del 1945.

Ebbene, nasce dalla frizzante iniziativa del team di docenti dell’indirizzo Grafico del Tecnico faentino l’idea di coinvolgere gli studenti in un progetto intitolato “Saremo liberi”, che concentra le sue attenzioni sul 25 aprile, una festa di cui oggi i più giovani ne hanno dato forse per scontato il significato celebrativo ma che ha alle sue spalle i tratti più profondi di una lacerante dissoluzione dell’uomo nella violenza, nella discriminazione, nella normalizzazione del male.

«L’idea ha radici più lontane, perché è stato concepito due anni fa con le classi terze del Grafico ‒ commenta Sabrina Siboni, una delle insegnanti che ha condotto il progetto insieme al team di lavoro dell’indirizzo tecnologico ‒, chiamate a sperimentare la tecnica della serigrafia, concependo una grafica a tema legata al 25 aprile nell’ambito di un laboratorio artigianale organizzato in aula insieme all’esperto Fabio Gamberini, e trasferendola quindi sulla propria t-shirt».

Riprendendo quell’idea iniziale, quest’anno, forse anche perché «spinti dal particolare desiderio di recuperare una certa libertà ‒ precisa Siboni ‒ pur nella necessità impellente di salvaguardare la vita umana, ridimensionata nel modo di vivere, di lavorare, di studiare, di relazionarsi, grazie anche alla fruttuosa collaborazione dei docenti di Lettere Cristiano Buffa e Denise Zoli, gli studenti del Grafico si sono accostati alla Resistenza con consapevolezza ed equilibrio nella conoscenza dei fatti storici, opportunamente guidati dagli insegnanti di Grafica nella realizzazione di elaborati significativi e di valida forza espressiva».

Il lavoro complessivo ha anche un versante social particolarmente eloquente: difatti, le pagine Facebook e Instagram della Scuola Oriani ospitano i prodotti spin off dello stesso progetto, applicato all’advertising online per mano della classe 5B del Grafico. Gli studenti, cioè, sono stati chiamati a produrre ciascuno una composizione grafica ispirata alla liberazione d’Italia che, sfruttando una preventiva pianificazione in funzione delle caratteristiche di pubblicazione del social, dà vita alla riproduzione di una bandiera Italiana collettiva, perfetta metafora della democrazia conquistata con sacrificio il 25 aprile del 1945.