L’Istituto Comprensivo San Rocco ha proposto ad una ventina di insegnanti dell’ambito 17 un corso di formazione a carattere laboratoriale sulla didattica dell’arte in connessione con percorsi di poesia.In concomitanza con la riapertura dei musei e dunque della possibilità di fruire dell’arte in presenza, tale percorso si è svolto negli ampi locali della mensa scolastica del plesso “Martiri di Cefalonia”, nel rispetto del distanziamento, ma con la possibilità per gli insegnanti in formazione di realizzare sul campo i propri elaborati poetici ed artistici.
Il ritorno alla presenza ha consentito di sentirsi ancora gruppo nella xeropoesia degli anni ‘60, di assaporare la contentezza con poesie poliglotte e virtuosismi fonetici in una lingua sconosciuta, sperimentare la creatività dentro i vincoli rigidi di forme quali lampadine e sardine, muoversi, transitando in Giappone dall’Haiku al Koan all’arte del ritaglio del Notan, fino alla pioniera dell’avanguardia nipponica Toko Shinoda. Insieme ad escursioni nella poesia dadaista, nella freschezza della poesia visiva sulla tematica del significato del proprio nome, alla ricerca della poesia nascosta del cavriardage. Sono stati affrontati motivi intimi quali: i desideri ed i segreti nascosti, messi in relazione alle costellazioni di Picasso ed ai labirinti, metafora di ricerca e trasformazione. L’Elogio del Piede di Erri De Luca si è espresso a vita nuova nella Mano ed in permutazione grafica con Le Corbusier. L’arte primitiva ha trovato evoluzione nel graffitismo di Basquiat ed il colore si è manifestato nelle sfumature di Emil Nolde, artista degenerato. Il gruppo di insegnanti in questa “due giorni artistica”, condotta dalla docente di scuola primaria dell’istituto, Monica Foschi, ha manifestato il piacere di ritrovarsi in uno spazio privilegiato di formazione, uno spazio di apertura, uno spazio di riflessione e divertimento esternati nella conclusione, percorrendo la leggerezza di Calvino e l’equilibrio di Calder. I materiali di varia natura, messi a disposizione degli insegnanti, cartoncini, carta , stoffe, spaghi,tappi, materiale da imballaggio….fanno parte di una raccolta di recupero e dunque nell’ottica del riciclo creativo, perché come dice Picasso:
“Ogni atto di creazione è prima di tutto un atto di distruzione”.