“In questa settimana siamo stati sommersi da chiamate di genitori e insegnanti che lamentano un lento funzionamento della macchina dell’AUSL” affermano Mauro Bertolino, Coordinatore Emilia Romagna Alleanza di Centro per i territori, ed Elisa Guerra, Coordinatrice Provinciale Ravenna Alleanza di Centro per i territori.
“Le preoccupazioni sono legate ai tempi con cui viene eseguito un tampone ad un alunno potenzialmente positivo durante il quale il resto degli alunni continuano a frequentare la scuola per giorni, alla stessa stregua insegnanti che hanno appreso di colleghi che presentano sintomi da Covid e per giorni non ricevono comunicazione sul da farsi perché il tampone tarda ad essere eseguito; ed i tempi sono ancor più amplificati perché i risultati dei tamponi non vengono comunicati in tempi rapidi.
Successivamente passa altro tempo per decidere come agire nelle classi interessate e altro tempo per il meccanismo degli altri eventuali tamponi da eseguire.
È facile capire che con meccanismi cosi rallentati il tempo di potenziale esposizione al contagio per le persone coinvolte aumenta in maniera troppo pericolosa”.
“Altro problema che accomuna studenti e lavoratori in genere è legato ai tempi di invio degli esiti dei tamponi che allungano i tempi di rientro a scuola o al luogo di lavoro;
dopo l’esito del tampone negativo “liberatorio” l’Ausl trasmette con notevole ritardo la comunicazione che permette di rientrare” continuano i due esponenti di Alleanza di Centro.
“Attivando il fascicolo sanitario elettronico l’esito dei tamponi è più rapido e si riesce a sopperire in parte ai ritardi dell’Ausl ma è una pratica non alla portata di tutti e comporta comunque il fatto di doversi fare accreditare di persona da un ente pubblico.
Ai numeri del servizio sanitario dedicati non risponde quasi mai nessuno”.
Alleanza di centro quindi avanza l’ipotesi di una didattica mista: “In questa situazione di incertezza e di paura si sta facendo largo tra molti genitori l’dea che sarebbe utile prevedere la scelta per i genitori di far frequentare la scuola in presenza o a distanza, ma è chiaro che al momento le scuole non sono attrezzate per garantire questa doppia contemporanea modalità.
Siamo sicuri che l’impegno che gli addetti AUSL e tutti gli operatori sanitari stanno producendo è al massimo dello sforzo, ma è altrettanto evidente che questo caos è figlio da interventi mancati e tardivi del governo nel comparto scuola nel comparto sanità e nel comparto trasporti”.