Non riesce la rimonta all’Alpha Tauri, che chiude il campionato Costruttori alle spalle della Williams, al secondo posto fra i team minori di Formula 1. Sono mancati 4 punti al team faentino per sopravanzare gli inglesi. La stagione si conclude in ottava posizione, davanti ad Alfa Romeo e Haas. Purtroppo l’Alpha Tauri paga una prima parte di stagione estremamente deludente.
Peccato perché la gara ad Abu Dhabi stava riservando per la scuderia austro-italica ottime sorprese. Grazie al gioco delle soste ai box, Yuki Tsunoda, al termina di un’ottima prima parte di gara, ha compiuto anche alcuni giri in testa al gruppo delle vetture, i primi della sua carriera, al terzo anno nella massima serie automobilistica. Poi però nella seconda parte di Gran Premio, il passo dell’Alpha Tauri non è stato più lo stesso e il giapponese è arrivato alla bandiera a scacchi in ottava posizione. Purtroppo l’azzardo di provare a concludere la corsa con una sola sosta ai box non ha pagato. Tre posizioni più indietro Daniel Ricciardo.
Jonathan Eddolis, capo degli ingegneri di pista, ha così spiegato la tattica di gara: “In vista della gara, l’obiettivo era quello di superare la Williams di 8 punti per la P7 nel Costruttori. Per farlo, dovevamo arrivare almeno in P6 o più avanti con una sola vettura o fare almeno P7 e P9 con due vetture. Si trattava di un obiettivo importante, vista la posizione di partenza di Yuki, che aveva tre vetture veloci alle spalle. Sapevamo che sarebbe stato difficile poter raggiungere quell’obiettivo solo con il passo gara, così abbiamo cercato di ottenerlo con la strategia. Le gomme sembravano buone durante il primo stint, così abbiamo scelto di optare per una sola sosta con Yuki. Dopo il sospetto che una visiera a strappo fosse finita nel condotto dei freni, abbiamo convertito la strategia di Daniel con una più aggressiva a due soste. Entrambi i piloti hanno fatto un ottimo lavoro per tutta la gara, ma alla fine non abbiamo avuto il passo sufficiente per raccogliere i punti che ci servivano per superare la Williams. So che tutti sono sollevati per la fine della stagione, ma il nostro team avrebbe voluto una gara in più! È stato un campionato lungo e nelle prime gare avevamo una delle vetture più lente sulla griglia. Il merito di questo miglioramento è di tutti gli addetti ai lavori di Bicester e Faenza che non si sono mai arresi, hanno lavorato sodo sullo sviluppo e hanno dato una svolta alla nostra competitività, così da chiudere la stagione con la quinta-sesta vettura più veloce. Yuki ha condotto la gara per alcuni giri e questa è la seconda volta nella storia che un pilota giapponese riesce a farlo durante un GP di Formula 1 ed è la sesta volta che Franz ha potuto vedere una delle sue auto in testa alla corsa: un bel modo di dirsi addio. Questa è stata l’ultima gara di Franz alla guida del nostro team e, a nome di tutti, posso dire che è stato un piacere lavorare con lui. Non ho mai incontrato una persona con un tale amore per la pista e una tale passione per le corse come Franz. Ci mancherà tanto e gli auguriamo il meglio per il futuro”.
È stato, fra l’altro, l’ultimo Gran Premio del Team Principal Franz Tost: “Siamo Partiti con Yuki in sesta posizione e con Daniel in quindicesima. Entrambi sono partiti bene e non hanno perso posizioni nel primo giro. Abbiamo diversificato la strategia con le nostre vetture, optando per una sola sosta con Yuki e due per Daniel. Alla fine, è stata una decisione sbagliata, perché credo che con una strategia a due soste avremmo potuto chiudere in P6 o almeno in P7 con Yuki, dato che era più veloce di altri concorrenti che lo hanno superato negli ultimi giri. Abbiamo chiuso la stagione all’ottavo posto nel Campionato Costruttori e, naturalmente, è deludente perché il nostro obiettivo era la P7. Ci sono comunque delle cose positive da considerare dal punto di vista aerodinamico, perché il nuovo fondo ha funzionato abbastanza bene e ci dà una buona indicazione per la vettura del prossimo anno.
Poiché questa è stata la mia ultima gara, voglio cogliere l’occasione per ringraziare tutti i fan della Formula 1 per il loro sostegno, la FIA, la FOM, tutti i team d Formula 1, la Honda, la Pirelli e tutti coloro con cui abbiamo avuto l’occasione di collaborare lungo questi 18 anni. E, ovviamente, ringrazio la mia squadra e tutti i piloti con cui ho avuto la fortuna di lavorare. Auguro a tutti loro un futuro di successo”.