Il Gruppo consiliare di opposizione all’Unione dei Comuni “Alternativa Bassa Romagna” non ci sta alle parole del Presidente De Pascale e rifiuta la condizione che l’allagamento dei campi diventi una norma strutturale.

Questo è stato il primo commento del Capogruppo di ALTERNATIVA Matteo Parrucci e del responsabile del dipartimento agricoltura sempre di ALTERNNATIVA il Vicepresidente del consiglio dell’Unione Gianfranco Rambelli:

“Vediamo il Presidente De Pascale e la sua parte politica un po’ in confusione, siamo passati dal chiedere i finanziamenti per i piani speciali e parlare di pulizia dei fiumi e la realizzazione delle casse di espansione al “rassegniamoci” ad allagare i campi!
“Tanto fumo e poco arrosto” ci verrebbe da dire da parte del Presidente De Pascale, ma di sicuro respingiamo le parole di ieri sul fatto che diventi norma strutturale l’allagamento dei terreni, ne varrebbe in primo luogo del valore economico delle zone interessate anche se indennizzate.
in questo modo non si potrebbe poi pensare a progetti strategici legati all’agricoltura, quindi diventerebbero zone “morte”. 
Alternativa Bassa Romagna sostiene convintamente che la messa in sicurezza del territorio debba passare dalla pulizia dei fiumi, da un controllo degli animali fossori, da una accurata manutenzione e la costruzione delle casse d’espansione in collina incominciando a completare quelle in essere da una decina d’anni”.

“
Non riusciamo a capire come mai in Regione non comprendono il fatto che se non rallentiamo l’acqua che viene giù dalla collina il problema non lo risolviamo. 
Che senso ha fare casse d’espansione verso la foce quando con la prepotenza delle fiumane in collina rischiamo l’esondazione dei fiumi molto prima di arrivare alle casse d’espansione, inoltre con la potenza dell’acqua rischiamo anche molte frane.
Una parola sola cura del territorio non abbandono del territorio!
Ce lo ha già detto la natura cosa dobbiamo fare, opere idrogeologiche in collina e acqua che corre dentro all’alveo in pianura!
Invitiamo le forze di opposizione in regione soprattutto i romagnoli a battersi contro queste dichiarazioni che porterebbero ad un impoverimento del territorio della Romagna, sono dichiarazioni inaccettabili.
Concludiamo con un esempio: il fiume Lamone che avrebbe come potenziale cassa d‘espansione la valle in queste alluvioni non si è potuta sfruttare perché la fiumana arrivava in valle troppo lentamente causa la non pulizia del fiume”.