Fino al 12 gennaio, ultimo giorno della mostra I’m a Mosaic, l’opera di Davide Maria Coltro, esposta all’interno della mostra che celebra i cento anni della Scuola di Mosaico dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, si presenterà in continua evoluzione dando vita a un mosaico in divenire.

Coltro, guardando all’antica arte del mosaico, ne indaga le dimensioni più profonde come la luce, il movimento e il colore per restituirle, trasfigurate, attraverso il fascino di un linguaggio immateriale. La sua opera, un sorprendente trittico di quadri mediali con flusso astratto-generativo si colloca su un orizzonte immateriale e, come tutte sue opere, può essere concepita come una pittura incessante e sorgiva sul modulo, dove il pixel emerge o si abissa, sempre uguale e allo stesso tempo costantemente diverso. Nelle opere di Coltro l’incessante movimento delle tessere/pixel, lungi dall’essere un’inutile frenesia, diventa possibilità di armonia dove lo spettatore, nel riverbero delle superfici, è invitato a entrare in una dimensione spirituale, di silenziosa contemplazione.