Il 1 Marzo 25, alle ore 18, verrà inaugurata alla Galleria del Museo della battaglia del Senio di Alfonsine ‘Resistenti #2 – corpi d’arte e mutazioni sociali’.
La mostra curata da Gianni Mazzesi per CRAC Centro in Romagna per la Ricerca Arte Contemporanea APS, in collaborazione con il Comune di Alfonsine, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, il Comune di Conselice e il DART di Lavezzola.
’Resistenti #2 – corpi d’arte e mutazioni sociali’ si rinnova di opere e artisti, nella sua seconda parte alla Galleria del Museo della battaglia del Senio, dopo la prima edizione al DART di Lavezzola l’inverno scorso, sempre ad ingresso  libero e con l’offerta di un mini-aperitivo.
Un’esposizione che si presenta come un territorio di riflessione sulle tante questioni aperte di questo periodo storico/sociale e dove l’arte abbraccia i temi esposti, invitandoci a ripensare al modus vivendi odierno.
E’ un invito a chiedersi a cosa stiamo resistendo oggi e cosa possa attualizzare il concetto stesso della Resistenza storica, facendola diventare di nuovo una questione quotidiana. Ne abbiamo perciò messo in risalto alcune, cosi da poterle notare per poi agire positivamente, questo anche e soprattutto per la consapevolezza del pubblico più giovane.
Sono una ventina circa le tematiche scelte dal curatore Gianni Mazzesi che passano dalle persistenti guerre, con le quali oramai conviviamo quotidianamente, all’ambiente, fatti che stanno cambiando i tratti della terra e i suoi abitanti, per passare a quelle più nascoste come il land grabbing, la water wars o la sorveglianza digitale, sulle quali abbiamo poche possibilità di aver notizie certe e avvertiamo spesso la nostra impotenza.
Ci sono poi quelle più intime come la ludopatia, l’ansia e la depressione, che possono sconvolgere interi nuclei famigliari o come il consumo quasi quotidiano di junk food, che innesca dinamiche dannose alla salute, spesso con gravi e molteplici conseguenze.
Senza dimenticare l’industria bellica, sobillata da molti governi, la tossicodipendeza con le nuove droghe a disposizione, la questione degli Expat, la della fuga dei cervelli, in gran parte giovani e acculturati, la grande offerta sulle piattaforme di siti come OnlyFans e sempre in rete la diffusione capillare di influencer, che ci inducono a tentazioni e a comportamenti imitativi e consumistici.
Come scordare poi la storia triste con il ritorno in auge del neonazismo, ma anche  la positiva forza in aumento del movimento animalista, fondamentale per i diritti di ogni essere vivente, per poi cadere nel consumismo più inutile, che contiene al proprio interno una questione di non-crescita comunitaria come l’adultescenza, fino alla sottovalutata persistenza delle fake news, che possono arrivare a modificare gli assetti politici delle nazioni stesse.
Sedici gli artisti coinvolti in mostra, Rossella Baccolini, Rosa Banzi, Marcella Belletti, Antonio Caranti, Luca Casadio, Massimiliano Marianni, Tommaso Martines, Gianni Mazzesi, Maria Giovanna Morelli, Andrea Nurcis, Ossigeno Rosso, Cristiano Pinna, Francesco Selvi, Vanessa @apotropaike, Loretta Zaganelli e Isabella Zanotti, che esplorano i temi legati alla resistenza dell’oggi.
Lo fanno con la matericità dei dipinti, con installazioni e con altri medium come la fotografia, il disegno, i video e la digital graphic, riuscendo così a muoversi tra lo spazio tangibile e lo spazio dell’immaginario futuro, invitandoci a riflessioni, ad una memoria lunga e ad uno sguardo profondo verso il mondo d’oggi per il nostro migliore domani.