Più forti della fatica, del freddo e della pioggia. La 15ª edizione della 24 Ore di Torino, organizzata al Parco Ruffini dal Club Super Marathon Italia, ha messo duramente alla prova gli oltre 200 ultrapodisti iscritti (nuovo primato della gara). Correre con appena 6 gradi sulla colonnina, sotto una pioggia incessante, aumenta enormemente la difficoltà per chi affronta una prova di endurance.
Il freddo non ha spaventato i norvegesi Simen Holvik (Gti Friidrett) e Line Caliskaner (Romerike Ultraløperklubb), che hanno letteralmente dominato la prova regina sulle 24 ore.
Nella gara sui 100 km, dedicata alla memoria di Attilio Liberini, lo spagnolo Penalba Lopez Ivan (Metaesport Valencie) ha letteralmente sgretolato il vecchio primato chiudendo la sua fatica in 6h54’32”. L’atleta iberico, mantenendo un passo sempre rapido e costante, ha inanellato una serie di giri identici l’uno all’altro tra lo stupore dei presenti. Si è dovuto accontentare del secondo posto in 7h48’46” Alessio Grillini (Liferunner), vincitore solo due settimane fa della 8 ore di Fano, altra ultracorsa organizzata dal Club Super Marathon Italia. Terza piazza infine per Benito Pasquriello (Bergamo Stars Atletica), in 8h30’16”. La 100 km femminile ha invece visto il successo della svizzera Julia Fatton (TV Rheinau 1893), con il tempo di 9h45’36”, secondo gradino del podio per Elena Cantone (Aries Como Athletic Team), terza la svedese Anna Simonsoon (Bergen Løpeklubb), all’esordio sulla distanza, in 11h30’27”.