“In una sala gremita, alla presenza dei rappresentanti delle principali associazioni di categoria e dei dirigenti dei partiti alleati, si è svolto ieri il congresso provinciale di Fratelli d’Italia.
Presieduto dall’On. Alessandro Amorese, ha visto la partecipazione della senatrice Marta Farolfi, di Roberto Petri e di Stefano Cavedagna.
Dopo il gradito saluto da parte dei responsabili provinciali delle associazioni di categoria, del presidente dell’autorità portuale oltre che dei rappresentanti delle formazioni politiche alleate, il coordinatore uscente, Alberto Ferrero, nonché candidato, ha presentato la sua relazione.
Intervento Alberto Ferrero:
Fratelli d’Italia oggi è il partito trainante del centro destra, ruolo che abbiamo ottenuto grazie alla fiducia che gli elettori ci hanno dato. Questo oltre che inorgoglirci, rappresenta anche un onere. Un grande partito ha fra i suoi compiti quello di essere un raccordo fra il centro e la periferia, portare quelle che sono le necessità e le richieste del territorio al governo, mettere al primo posto le esigenze del territorio e cercare, come sta già avvenendo, di dare delle risposte. Purtroppo questo negli anni è mancato ed oggi lo scontiamo, soprattutto in ambito infrastrutturale sia stradale che ferroviario.
Grazie a Fratelli d’Italia c’è stata una inversione di tendenza e già oggi sono state sbloccate opere per oltre 150 milioni di euro che erano ferme da anni. Mi riferisco all’adeguamento del tratto della statale 67 fra Classe ed il porto. L’ampliamento della Classicana e la riqualificazione dei relativi svincoli. Lo stesso dicasi per la circonvallazione di Castelbolognese. Erano opere richieste da anni, ma ferme e con noi sono state finalmente sbloccate.
Il totale disinteresse per il territorio e politiche sbagliate si è visto anche in campo ambientale. Anni di cementificazione selvaggia, i dati parlano chiaro, anche a ridosso dei fiumi. Anni in cui ci si è dimenticati che in Romagna i fiumi sono delle opere idrauliche e per questo motivo devono essere costantemente tenuti puliti. Anni in cui si è soltanto parlato di cambiamento climatico, ma non si è fatto niente né per prevenirlo né per contrastarlo. Tutto questo ha fatto sì che un evento meteorologico certamente eccezionale, si sia trasformato in ciò che tutti noi abbiamo visto.
Questo è l’ennesimo esempio, il più dirompente, a dimostrazione del fatto che ci sia bisogno di un importante cambio di passo.
L’anno prossimo ci saranno due importanti elezioni, quelle europee e quelle amministrative. Queste ultime possono ridisegnare la geografia amministrativa della nostra provincia.
Molti comuni in cui si andrà al voto possono vederci vittoriosi ed anche in provincia di Ravenna non esistono più le roccaforti. Oggi il centro destra può finalmente essere artefice di quel cambiamento e fautore di quell’alternativa che tutti stanno aspettando.
Intervento di Roberto Petri
Sottolinea che il congresso è unitario, dimostrando che il partito è compatto e che l’intera classe dirigente ha la stessa visione. Aspetto indispensabile per essere una alternativa credibile al sistema di potere che da anni governa la provincia. Sottolinea che la classe dirigente si è nel tempo arricchita di persone di valore che possono contribuire a strutturare ulteriormente il partito.
Intervento di Marta Farolfi
Ribadisce che il territorio è stato totalmente abbandonato da chi lo ha amministrato, sia a livello comunale che regionale. Oggi Fratelli d’Italia si sta adoperando per portare all’attenzione del governo le necessità del territorio. Un esempio è dato dall’interessamento rivolto alla zona logistica semplificata la quale rappresenta una grande opportunità per Ravenna e non solo. Come Fratelli d’Italia ci siamo subito attivati affinché venga sbloccata e si proceda con la sua realizzazione.
Risultato congresso
Il congresso, unitario, ha eletto Alberto Ferrero presidente provinciale assieme a 9 membri del direttivo: Capucci Rudi, Cassinadri Gloria, Esposito Renato, Grandi Gian Marco, Nonni Angela, Pacini Dimitri, Pittalis Annalisa, Rambelli Gianfranco, Zaffagnini Patrizia.”