Anche nel 2024, per la terza volta consecutiva, si  ripropone “Pedala sulla Via Romagna per lo IOR”, la pedalata di beneficenza sul percorso della Via Romagna ideata e promossa dall’Istituto Oncologico Romagna (IOR) e da ExtraGiro.
La terza edizione si svolge su un percorso di 250 km totali e in tre tappe, da giovedì 12 a sabato 14 settembre, partendo da Massa Lombarda e concludendosi all’interno del simbolico contesto dell’Italian Bike Festival all’autodromo di Misano.
Anche questa volta, chiunque può sostenere la sfida donando una cifra simbolica al link seguente, sulla piattaforma realizzata dall’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) per progetti di crowdfunding a sostegno della lotta contro il cancro. L’obiettivo da raggiungere è quello di 7.000 euro destinati alla ricerca.
https://www.insiemeachicura.it/iniziative/via-romagna-2024

“Pedala sulla Via Romagna per lo IOR” si svolge grazie all’Istituto Oncologico Romagna (IOR) con i partner ExtraGiro, LA BCC ravennate, forlivese e imolese e Oremplast, In collaborazione con Alé Cycling, Natali, Italian Bike Festival (a partire dal managing director Fabrizio Ravasio) e Visit Romagna.

Nelle prime due edizioni il progetto ha raccolto oltre 17.000 euro da destinare ai progetti di ricerca scientifica contro il cancro ed è già possibile contribuire alla causa acquistando la divisa ufficiale o con una donazione: il ricavato sarà utilizzato infatti per sostenere gli studi di ricerca oncologica più promettenti portati avanti nei laboratori dell’IRST IRCCS di Meldola.

Il gruppo del 2024 è un mix tra ex ciclisti professionisti, personalità del mondo del ciclismo e cicloturisti che pedaleranno su un tratto della Via Romagna, il percorso permanente (complessivamente lungo 462 km) che tocca circa 30 comuni, 20 rocche e borghi storici, luoghi d’arte, parchi naturali ed eccellenze della tradizione enogastronomica.
Saranno 17 i componenti del gruppo: tra questi, oltre all’ideatore Romano Randi, ex professionista e oggi volontario IOR, ci sono Roberto Conti, compagno di Marco Pantani e vincitore di tappa sull’Alpe d’Huez al Tour de France 1994, Gianpaolo Grisandi, campione del mondo inseguimento a squadre nel 1985, Marco Selleri, direttore di ExtraGiro e organizzatore dei Campionati del Mondo di ciclismo a Imola nel 2020, il giornalista sportivo Gian Luca Giardini, Paolo e Giancarlo Pagani della Oremplast, il volontario IOR Pierpaolo Gettatelli, Mauro Benini, Paolo Ceccarelli, Riccardo Checcoli, Massimiliano Conti, Fausto Domenicali, Gianni Gadoni, Giacomo e Michele Garofalo e Roberto Medri.
Tutti i protagonisti vestiranno la maglia dedicata, realizzata da Alé Cycling, azienda veneta leader in Italia nel suo settore, che ha deciso di sostenere l’iniziativa.

La prima tappa del 12 settembre, con partenza da Massa Lombarda presso azienda Oremplast, arriverà a Brisighella, nella piazza adiacente alla sede locale della BCC ravennate, forlivese e imolese.
La seconda frazione, il 13 settembre, si svilupperà tra Meldola, partendo dalla sede della BCC ravennate, forlivese e imolese, e San Leo.
Infine, la terza tappa del 14 settembre, dopo la partenza da San Leo, vedrà l’arrivo all’Italian Bike Festival in corso di svolgimento all’autodromo di Misano.

«Ho voluto unire le mie due passioni: la bicicletta e il volontariato – ha detto fin dalla prima edizione Romano Randi, autista del progetto d’accompagnamento per i pazienti del territorio di Lugo e ideatore della “Via Romagna per lo IOR” – e così ho cercato un modo per fare la differenza per i pazienti oncologici che coinvolgesse anche alcuni amici con la passione delle due ruote, per divertirci per una buona causa tutti insieme».

L’attività dello IOR è perfettamente riassunta dal motto: vicino a chi soffre, insieme a chi cura. L’anima della no-profit è infatti duplice: da un lato offrire ai pazienti oncologici e ai suoi famigliari servizi di assistenza gratuita che possano alleviare il difficile percorso di cura di chi affronta una diagnosi di cancro; dall’altro lato sostenere i progetti di ricerca più promettenti portati avanti presso l’IRST IRCCS di Meldola, struttura che lo stesso IOR ha contribuito in maniera determinante a creare nel 2007. Al fianco di queste due grandi filoni di attività si inscrivono i laboratori di prevenzione proposti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della Romagna, per contribuire a creare adulti più consapevoli delle proprie scelte di salute, e le raccolte fondi volte all’acquisto di macchinari innovativi laddove un ospedale del territorio manifesti una necessità che il servizio pubblico non riesca a soddisfare. È quindi al sostegno di questa serie di attività che l’iniziativa “Via Romagna per lo IOR”, e il crowdfunding ad essa collegato, è dedicata.
Attraverso la pagina FB e i canali social dell’Istituto Oncologico Romagnolo, di ExtraGiro e di tutti i ciclisti ambassador sarà possibile seguire gli aggiornamenti e contenuti esclusivi.

«Il legame tra sport e solidarietà è più che mai solido – spiega il Direttore Generale dello IOR, Fabrizio Miserocchi -. In questi ultimi anni sono aumentate le persone che hanno deciso di fare la differenza per una causa che hanno deciso di sposare e che sentono propria, come in questo caso la lotta contro il cancro, tramite un’impresa sportiva. Per noi si tratta di iniziative che hanno un duplice valore aggiunto: oltre ovviamente al sostegno economico delle nostre attività, ci permettono di accendere i riflettori sull’importanza dell’attività fisica sia come arma di prevenzione che come autentica “medicina” che migliora gli effetti delle terapie. L’epoca del “riposo assoluto” è definitivamente tramontata: la consapevolezza dei vantaggi di avere pazienti “fit”, anche per preservare una buona qualità di vita durante le cure, si è imposta con forza. Questi grandi ex professionisti, partecipando a “Via Romagna per lo IOR”, non ci aiutano solo a sostenere la nostra causa: si fanno promotori ed ambasciatori di un messaggio fondamentale, e per questo non possiamo che ringraziare tutti loro, in primis Romano Randi, il nostro volontario da cui è partito tutto».