Al via l’operazione Mare Sicuro, che da oltre trent’anni vede le donne e gli uomini della Guardia Costiera per tutta l’estate al fianco di bagnanti, diportisti e subacquei che scelgono le coste e i mari italiani per il proprio svago.
L’operazione in Emilia-Romagna vedrà impegnati, come ogni anno tra giugno e settembre, tutti i Comandi della Direzione marittima, da Goro a Cattolica, secondo le direttive impartite dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, con l’impiego di oltre 200 militari a bordo di motovedette e battelli pneumatici veloci, pronti a intervenire in caso di emergenze in mare.
Dieci sono le motovedette della Guardia Costiera dislocate presso i porti della Regione, tre delle quali, unità cosiddette “ognitempo” grazie alle particolari caratteristiche costruttive, sono adibite esclusivamente alla ricerca e soccorso in mare, la CP 328 e la CP 847 a Ravenna, e la CP 842 a Rimini.
I battelli pneumatici sono invece nove, distribuiti in maniera strategica a coprire l’intera zona marittima di competenza, e saranno impiegati a breve distanza dalla costa (il primo miglio dalle spiagge), dove si concentrano la maggior parte delle attività turistico-ricreative, in particolare balneazione e diporto nautico.
Mezzi e uomini saranno impegnati soprattutto nei periodi di maggior presenza di turisti, nei fine settimana, nei giorni festivi e nel periodo più “caldo” dell’estate, da metà luglio a Ferragosto.
L’obiettivo dell’operazione “Mare Sicuro” è principalmente quello di vigilare sul rispetto delle norme poste a tutela della sicurezza della navigazione e della vita umana in mare, con finalità prima di tutto di prevenzione, attraverso la presenza a mare ed il costante monitoraggio della fascia costiera, ma anche di contrasto di tutti quei comportamenti potenzialmente pericolosi, per sé e per gli altri, come la navigazione nelle aree riservate ai bagnanti, l’eccesso di velocità in prossimità della costa ed il mancato rispetto della distanza minima da tenere dai subacquei in immersione, individuati da appositi segnali.
Nello stesso tempo, appare sempre più importante l’impegno di diffondere la cultura della prevenzione e dell’autoprotezione, basata sul principio dell’agire responsabile e consapevole dei rischi e delle conseguenze dei propri comportamenti, da parte di tutti. La Guardia Costiera, per tale motivo, affianca all’attività operativa quelle d’informazione e prevenzione, che giocano un ruolo chiave nell’accrescere la sicurezza di tutti coloro che vanno per mare.
Tra i principali risultati della scorsa stagione, 17 le unità da diporto soccorse, in prevalenza per situazioni di pericolo prevedibili ed evitabili, dovute ad avarie al motore ed al timone, ed in alcuni casi al maltempo; 60 le persone tratte in salvo, diportisti, bagnanti ed alcuni praticanti il windsurf e la canoa; oltre 2400 i controlli alle unità da diporto, a fronte di 164 illeciti amministrativi accertati – tra quelli più frequenti, la navigazione sotto costa e la mancanza delle dotazioni di sicurezza a bordo; evidente un trend in diminuzione rispetto agli anni precedenti, in relazione ad incidenti in mare, illeciti amministrativi ed interventi di soccorso, indice di comportamenti generalmente più attenti, consapevoli e responsabili; 11 gli illeciti penali rilevati dalle pattuglie a terra, perlopiù per occupazione abusiva di aree demaniali marittime e per violazione di norme in materia ambientale.
Si ricordano alcune regole basilari a tutela della sicurezza in mare, previste dalle ordinanze di polizia marittima locali, consultabili sul sito istituzionale www.guardiacostiera.gov.it/ravenna :
- la fascia di mare fino a 300 metri dalla costa è strettamente riservata alla balneazione;
- è vietata la navigazione delle unità navali nella fascia di mare fino a 500 metri dalla costa, comprensiva della zona riservata alla balneazione e dell’ulteriore zona cuscinetto prevista per maggior sicurezza;
- entro i 1000 metri dalla costa le unità navali non devono superare la velocità di 10 nodi, mantenendo lo scafo in dislocamento;
- è vietato avvicinarsi a meno di 500 metri dalle piattaforme off-shore, e di 1000 metri dai terminali marini per lo sbarco di prodotti petroliferi.
Inoltre, proseguirà anche quest’anno l’iniziativa del “Bollino blu”, d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, che permetterà ai diportisti di vivere il mare più serenamente, evitando una duplicazione dei controlli in materia di sicurezza delle unità da diporto, svolti dalle organizzazioni dello Stato operanti sul mare sotto il coordinamento della Guardia Costiera.
Si ricorda il Numero Blu per le emergenze in mare 1530, attivo tutti i giorni 24h su 24, che consentirà di contattare tempestivamente il più vicino ufficio della Guardia Costiera, che grazie al suo personale altamente qualificato è in grado di fornire soccorso e assistenza in qualsiasi situazione di emergenza o di pericolo in mare.
«La fiducia degli italiani nel lavoro della Guardia Costiera – afferma il Comandante Generale del Corpo delle Capitaneria di porto – Guardia Costiera, l’Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone nell’incontro con la stampa tenutosi il 20 giugno a Civitavecchia, in occasione della presentazione del progetto della Regione Lazio “E-state sicuri” alla quale è intervenuto il Presidente Nicola Zingaretti – è un segno inequivocabile che l’impegno delle donne e degli uomini della Guardia Costiera prosegue nella giusta direzione». Il Comandante Generale ha poi aggiunto: «Durante il periodo estivo sarà ulteriormente intensificata la nostra presenza in mare a favore di tutti gli utenti del mare che sanno di poter sempre contare sulla nostra organizzazione».