Per il terzo anno sarà organizzata la rassegna musicale “Concerti all’Oratorio” nel restauro Oratorio Madonna di Pompei, noto come chiesetta di Ponte delle Assi in via Ravegnana a Ravenna . I concerti saranno dedicati a musiche da camera del Seicento e Settecento italiano e si svolgeranno da, sabato 8 giugno  al 20 ottobre. Il curatore della rassegna, il Maestro d’organo Giovanni Andrea Luisi, ha deciso di dedicarsi, con professionalità e passione per la musica classica e concertistica, ad un progetto che ha coinvolto diversi artisti, con lo scopo di rendere omaggio all’edificio religioso al quale molti ravennati sono affezionati, affidato alla parrocchia di San Paolo per renderlo fruibile e per raccogliere fondi per la sua manutenzione. La rassegna musicale ha il patrocinio del Comune di Ravenna.

Il progetto si inserisce all’interno del percorso di recupero e valorizzazione dell’Oratorio, piccolo scrigno settecentesco. Dopo il restauro completato nel luglio 2021, si è infatti avviata un’altra raccolta fondi che ha portato all’acquisto di un organo a canne che, come l’anno scorso, sarà protagonista dei concerti.

Il concerto inaugurale di sabato 8 giugno, alle 21, vedrà l’esecuzione di Daniela Pini Mezzo Soprano, Anton Berovski Violino, Agide Bandini Contrabbasso e Cesare Bandini Organo.

Giovanni Andrea Luisi, Agide Bandini e Marina Mammarella saranno protagonisti di altri concerti in collaborazione con altri musicisti e il contributo organizzativo di Massimo Cameliani, che quando era assessore alle Attività produttive del Comune di Ravenna favorì il restauro ed è rimasto legato a questo luogo particolare. Per prenotazioni al concerto del 8 giugno occorre contattare il numero allegato alla locandina: 3888091315.

“Anche quest’anno la rassegna “Concerti all’Oratorio”, arrivata alla sua III edizione, ha sempre come nucleo centrale la valorizzazione della musica da camera, in particolare di quegli autori italiani del ‘600 e ‘700 che hanno fatto “scuola” in tutta Europa. L’Italia all’epoca era il cuore pulsante della musica europea, li dove era nata l’Opera, il “concerto grosso”, lì dove venivano eseguite in tutte le corti italiane, musica da camera utilizzando il clavicembalo o l’organo come “basso continuo” per l’armonia e numerosi altri strumenti soprattutto ad arco, ma anche a fiato. In questo contesto, ogni strumento aveva le sue peculiarità e assumeva anche un valore “solistico”, diversamente da quello che accade nelle grandi orchestre. Inoltre veniva quindi a definirsi quella magica interazione tra ascoltatore e musicista che solo la musica da camera, eseguita in piccoli ambienti, riusciva a creare. Nel nostro progetto vogliamo ricreare le stesse condizioni: valorizzazione del repertorio cameristico, interazione tra musicisti e ascoltatore e riscoperta dell’enorme patrimonio di musica da camera italiana che, ancora oggi, è in gran parte poco eseguito.
Nel programma di quest’anno abbiamo voluto dare spazio anche a strumenti o ensemble particolari: l’oboe, il flauto, la fisarmonica, l’arpa, l’ocarina in duo con l’organo, ensemble di piu’ tromboni che, come noto, spesso venivano utilizzati nella musica veneziana anche sacra. Inoltre abbiamo voluto riservare un concerto alla musica rinascimentale e barocca con un duo di viola da gamba e un altro concerto con duo di chitarre, per valorizzare anche il repertorio settecentesco dedicato a questo strumento a corda. Infine, in un programma di musica da camera, non poteva mancare la musica vocale, sempre molto in voga nelle corti del ‘600 e ‘700 italiano, dove, l’arte musicale si univa a quella di comporre versi, dedicati soprattutto a tematiche amorose o di guerra, oltre che a tematiche sacre.
Altro obiettivo, ad integrazione della Rassegna, sarà quello di organizzare un convegno dedicato alla musica rinascimentale vocale e strumentale italiana, che si terrà il prossimo autunno, con l’obiettivo di dare una panoramica del periodo piu’ florido della nostra storia, durante il quale tutte le arti, in particolare musica e testo, si integravano mirabilmente ed erano l’una funzionale all’altra.