Ieri, mercoledì 5 luglio, ha inaugurato la mostra collettiva “La Borda” presso il Fontanone di Faenza. È così ufficialmente iniziata la rassegna La Prospettiva estiva per il Fontanone per il suo secondo anno, che vede coinvolti artisti e artiste del territorio e non, musicisti, cantine locali e personaggi che arricchiscono ogni appuntamento del mese di Luglio.
Per la prima serata di ritorno alla celebrazione dell’arte e in questo caso anche della Romagna, sono intervenuti Niccolò Bosi, Presidente del Consiglio Comunale di Faenza, Valentina Caggio e Paola Ponti di WAM! Festival, Veronica Bassani, alla direzione artistica della rassegna e Filippo Maestroni, curatore della mostra.
“La Borda” è una preziosa occasione di ripartenza e simbolo di resistenza culturale dopo quello che la città e il territorio hanno subito nei mesi passati. Non a caso ad aprire l’esposizione, in ordine di spazio e tempo, troviamo l’opera di Alessandro Turoni “E’ galet de’ paciugh”, realizzato in legno ed altri materiali recuperati dall’alluvione, che svetta sulla rotonda, richiamando l’attenzione dei passanti ed evocando soprattutto le origini romagnole.
All’interno del Fontanone si sviluppa il resto della mostra e incontriamo le opere di Massimiliano Fabbri, che con inchiostro e penna raffigura volti grotteschi, quasi mostruosi, per poi proseguire con Arianna Zama e i suoi quadri evanescenti ed effimeri di vita antica.
Troviamo poi in una parete rappresentazioni di amuleti e feticci a protezione di un mondo fatto di incubi e sogni, opere di Ilaria Piccirillo e infine Dario Molinaro, che con il suo intervento pittorico sulla serie di antiche cartoline affronta il tema della Strega o Dama Bianca.
La partecipazione è stata davvero numerosa ed entusiasta, grazie anche alle proposte di vini del territorio dell’azienda agricola di Modigliana Il Teatro prima ripartenza dopo le frane subite a Modigliana e all’animato concerto degli Ottone Pesante. È stato emozionante vedere tanto fermento e curiosità da parte di tutta la comunità.