La settima edizione di Beaches Brew, il festival di Bronson Produzioni (ideato e curato in sinergia con un team internazionale di curatori di base in Olanda), vi aspetta da lunedì 4 a giovedì 7 giugno a Marina di Ravenna. Anche quest’anno saranno le rilassate atmosfere da spiaggia dell’Hana-Bi – lo stabilimento balneare di Bronson sede del festival – a fare da perfetta cornice a un’esperienza musicale unica nel suo genere.
«Questo festival – commenta l’assessora alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino – ci proietta in una dimensione internazionale, attraverso una proposta che non solo vede arrivare a Ravenna protagonisti della scena musicale contemporanea di altissima qualità e popolarità, ma anche un numeroso pubblico di appassionati che qui ha l’opportunità di un’esperienza di ascolto e condivisione davvero unica, in un contesto così suggestivo quale quello delle nostre spiagge».
Il programma della prima giornata – lunedì 4 giugno
Harbour Stage, Molo Dalmazia – Marina di Ravenna
TOBJAH (IT) – ore 19
AMBER ARCADES (NL) – ore 20
OMNI (US) – ore 21.15
LIIMA (DK) – ore 22.30
& Garage Sale
TOBJAH (IT)
Tobjah è il progetto solista di Tobia Poltronieri, poliedrico musicista veronese, figura chiave della scena psichedelica undergorund italiana e fondatore del collettivo aperto C+C=Maxigross. La sua musica trae ispirazione dal cantautorato di Joni Mitchell, dal folk psichedelico di Linda Perhaps, dalle vibrazioni sperimentali di Arthur Russels ma anche dalle sonorità tropicali di Caetano Veloso. Un mix personalissimo che si concretizza in composizioni visionarie, arpeggi eterei, brani a cappella e fluttuanti falsetti. Il suo album d’esordio Casa, Finalmente, prodotto da Miles Cooper Seaton, è uscito ad aprile per Akron/Family.
AMBER ARCADES (NL)
L’album di debutto dell’olandese Amber Arcades (al secolo Annelotte de Graaf) Fading Lines, uscito nel 2016 per Heavenly Recordings, ha ottenuto uno straordinario successo a livello di critica e pubblico. Registrato al Strange Weather Studio di New York dal produttore Ben Greenberg, Fading Lines è ispirato dal tempo, dalla continuità, dalle coincidenze e dalla magia, così come da un piano per una città utopica guidata dall’arte. Il disco si presta a moltepilci interpretazioni – o a semplici reazioni fisiche ed emotive (gioia, perdita e accettazione). Per il successivo EP, Cannonball, la band è tornata a lavorare con Ben Greenberg al Strange Weather Studio, nel mezzo del tour in Nord America. L’EP ripropone il sound tipico di Amber Arcades, tra krautrock etereo e trascinanti sonorità pop. Nel maggio 2017, Amber Arcades ha condiviso il nuovo, etereo brano “Would not even know”, realizzato con Bill Ryder-Jones. Da segnalare che De Graaf ha conseguito un master in legge e ha lavorato come assistente per i tribunali per crimini di guerra alle Nazioni Unite.
OMNI (USA)
Progetto formato da Frankie Broyles (ex Deerhunter) e Philip Frobos (Carnivores), Omni è una nuova creatura che rispolvera il post-punk in chiave indipendente americana: è un omaggio sentito a Wire, Pylon e Devo quello che passa attraverso le loro chitarre distorte, che si fondono a creare ritmi addirittura ballabili! Dopo l’album d’esordio Deluxe del 2016, tra un tour e l’altro negli Stati Uniti la band ha avuto il tempo di mandare alle stampe il suo secondo lavoro in studio, Multi-task (Trouble In Mind), uscito l’anno successivo, prodotto da Nathaniel Higgins e registrato in differenti sessioni a casa dello stesso Higgins e in un piccolo studio di registrazione perso tra i boschi nei pressi della città di Vienna, Georgia. In questo secondo lavoro Omni abbandona le ritmiche decadenti del post-punk per entrare nel vibrante proto-punk che può ricordare Iggy Pop, ma anche estremi opposti come i Roxy Music e gli Sparks: un ricordo di un’epoca d’oro della musica “con le chitarre”, che si prestava a lasciare il passo ai sinth. Un sound grezzo, primitivo, che gli Omni di Atlanta hanno deciso di riportare in auge e presentare ora anche al pubblico europeo.
LIIMA (FIN/DK)
I Liima, sono una band formata dal percussionista finlandese Tatu Rönkkö e da Mads Brauer, Casper Clausen e Rasmus Stolberg, già membri degli Efterklang – collettivo experimental folk danese attivo dal 2004 al 2012. 1982 è il titolo del loro secondo album, ed è anche l’anno in cui è nato Casper Clausen e in cui nascevano anche gli altri membri dei Liima. Nel 1982, il Time Magazine nominò come “person of the year” il Personal Computer. Sebbene 1982 cerchi di imitare il sound degli anni ’80, è un lavoro percorso delle influenze e dalle circostanze che si verificarono in quegli anni. È un album che vede la band mettere in discussione il concetto d’identità e il nostro posto nel tempo: un album pieno di interrogativi esistenziali in cui i quattro musicisti si spingono oltre le proprie zone di comfort. Liima è un sostantivo finlandese che in italiano può essere tradotto come “colla”, a sottolineare il mix di generi disparati (dall’elettronica al post-punk, alle ritmiche world, fino al synth-pop minimalista) che costituisce la cifra stilistica del progetto.
Il festival è come sempre reso possibile dal prezioso contributo di Regione Emilia Romagna e Comune Di Ravenna – Assessorato alla Cultura, il cui supporto è parte integrante del successo della manifestazione.
L’opening del festival (lunedì 4 giugno) si terrà anche quest’anno al Molo Dalmazia di