Toni Servillo nel ruolo del grande attore, regista e teorico del teatro Louis Jouvet porta in scena alcune delle lezioni che tenne nel 1940, al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi, a partire dalla scena di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière. La pièce, diretta dallo stesso Servillo, conduce lo spettatore alla ricerca del sentimento alla base dell’interpretazione e lo porta a toccare quella passione vitale che fa del teatro il luogo in cui ci si perde per ritrovarsi. L’avventura della creazione artistica, vista nel contesto tragico di un paese in guerra, agli inizi dell’occupazione nazista, si pone come forma di resistenza dell’umanità di fronte all’orrore incombente del conflitto mondiale. Lo spettacolo che, proprio a Ravenna, tocca la quota delle 200 repliche, inaugura il percorso “Affinità elettive”, ideato da Marco Martinelli e Ermanna Montanari per le celebrazioni del Settecentenario dantesco.

Domenica 1 dicembre alle 17.30 al Teatro Rasi Toni Servillo e la compagnia incontrano il pubblico in dialogo con Marco Martinelli, regista e drammaturgo del Teatro delle Albe sui temi della pedagogia teatrale. Modera Massimo Marino, saggista e critico teatrale.

A latere dello spettacolo Elvira, al Cinema Mariani, ci saranno quattro repliche della proiezione del film documentario Il teatro al lavoro di Massimiliano Pacifico, su e con Toni Servillo (che domenica 1 dicembre incontrerà il pubblico tra le due proiezioni in programma). Le proiezioni sono realizzate in collaborazione con Cinemaincentro Pellicole d’autore al Cinema Mariani.

Dopo una lunga tournée internazionale arriva a Ravenna Elvira, la creazione con cui Toni Servillo ha coraggiosamente portato in scena alcune delle lezioni di teatro di Louis Jouvet. «Elvira porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso, quasi a spiare tra platea e proscenio – spiega lo stesso Toni Servillo – con un maestro e un’allieva davanti a un sipario tagliafuoco che non si alzerà mai, un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio. Un’altra occasione felice, offerta dalle prove quotidiane del monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière, consiste nell’opportunità di assistere a una relazione maieutica che si trasforma in scambio dialettico, perché il personaggio è per entrambi un territorio sconosciuto nel quale si avventurano spinti dalla necessità ossessiva della scoperta. Louis Jouvet formula a proposito dell’attore la famosa distinzione comédien/acteur e dice precisamente: “il comédien è per così dire il mandatario del personaggio, mentre l’acteur delega sé stesso personalmente. Il comédien esiste grazie allo sforzo, alla disciplina interiore, a una regola di vita dei suoi pensieri, del suo corpo. Il suo lavoro si basa su una modestia particolare, un annullarsi di cui l’acteur non ha bisogno”. Trovo il complesso delle riflessioni di Jouvet particolarmente valido oggi per significare soprattutto ai giovani la nobiltà del mestiere di recitare, che rischia di essere svilito in questi tempi confusi».

Rappresentato per la prima volta al Théâtre National de Strasbourg nel 1986, Elvire Jouvet 40 di Brigitte Jaques trae spunto dal saggio di Louis Jouvet Molière et la comédie classique (Molière e la commedia classica) pubblicato dall’editore francese Gallimard nel 1965. Louis Jouvet fece stenografare le lezioni che tenne al Conservatoire National d’Art Dramatique tra novembre 1939 e dicembre 1940. Il testo della Jaques rappresentato al Teatro Rasi è incentrato su un nucleo di sette lezioni svoltesi tra febbraio e settembre 1940. In quei sette momenti di studio, Jouvet si sofferma con Claudia, allieva del terzo anno, su un’unica scena del Don Giovanni di Molière: l’addio di Donna Elvira al suo antico amante, nell’atto IV della commedia. Seduttore impenitente, Don Giovanni, accompagnato dal fido servitore Sganarello, assiste all’irruzione nella sua casa di una donna. È Elvira che, in nome dei sentimenti che provò un tempo per lui, è venuta a scongiurarlo di abbandonare la vita scellerata per sottrarsi al castigo divino. Elvira vuole anche comunicare a Don Giovanni il mutamento della propria passione in un sentimento nuovo, un affetto sublime e superiore. Il percorso di Jouvet con Claudia consiste nell’esplorare insieme il testo, in cerca della verità del personaggio.
Nella realtà, Claudia si chiamava Paula Dehelly. All’esame di diploma al Conservatoire vinse il primo premio sia nella commedia, sia nella tragedia, portando come saggio di esame precisamente quella scena del Don Giovanni di Molière. Subito dopo il diploma, la Dehelly, che era ebrea, si vide interdire l’accesso alle scene per tutto il periodo dell’occupazione nazista e lasciò Parigi per qualche anno. Una vita lunghissima (morì nel 2008, a 91 anni) le consentì di recitare a teatro, al cinema e in tv, a partire dal 1948 fino al 1998, anno in cui si ritirò a vita privata. In Francia era molto nota anche come doppiatrice, per aver prestato la voce a Deborah Kerr, Ingrid Bergman e Angela Lansbury.

Elvira – diretto e interpretato da Toni Servillo – nella traduzione di Giuseppe Montesano, dopo il debutto nel 2016 e una fortunata tournée italiana e internazionale, dopo Ravenna chiude il suo giro di quattro stagioni e oltre duecento repliche e torna a Parigi, dal 6 al 14 dicembre – al Théâtre de l’Athénée – intitolato a Louis Jouvet.

AFFINITÀ ELETTIVE
Marco Martinelli e Ermanna Montanari sono gli ideatori di un percorso che coinvolgerà diverse figure di eccellenza del teatro europeo. Si tratta di un progetto che sviluppa delle “affinità elettive” legate alla partecipazione di Martinelli al Comitato ravennate per le celebrazioni del settecentenario dantesco: si inviteranno a Ravenna, dal 2019 al 2021, alcuni drammaturghi e registi che con la poetica dantesca hanno una sintonia profonda, anche se non necessariamente “diretta”: non proporranno infatti allestimenti delle opere dantesche, ma lavori il cui fine è tenere insieme “realtà” politica e metafisica, cronaca e spiritualità, impresa che evoca, a distanza di secoli, quella di Dante Alighieri. Per ogni artista si è immaginata la presenza a Ravenna con uno spettacolo e una “lectio magistralis” sul proprio lavoro. Montanari e Martinelli hanno iniziato il dialogo con diverse figure, da Wajdi Mouawad a Armando Punzo, da Sandro Lombardi a Toni Servillo a Milo Rau, e altri ancora, portatori ognuno di una poetica e di un segno stilistico del tutto personale, con differenze che possono essere ricchezza di sollecitazioni per tutti.

IN VIAGGIO VERSO IL TEATRO
Per il terzo anno Ravenna Teatro offre ai residenti delle circoscrizioni Nord e Sud del Comune di Ravenna e, su richiesta, ai residenti del Comune di Alfonsine l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio navetta.

(Elvire Jouvet 40)
di Brigitte Jaques
da Molière e la commedia classica
di Louis Jouvet © Éditions Gallimard
traduzione Giuseppe Montesano
regia Toni Servillo
costumi Ortensia De Francesco
luci Pasquale Mari
suono Daghi Rondanini
aiuto regia Costanza Boccardi
personaggi e interpreti:
Louis Jouvet – Toni Servillo
Claudia / Elvira – Petra Valentini
Octave / Don Giovanni – Francesco Marino
Léon / Sganarello – Davide Cirri
una coproduzione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa/Teatri Uniti

domenica 1 dicembre – ore 17.30 – Teatro Rasi
Toni Servillo e la compagnia incontrano il pubblico in dialogo con Marco Martinelli, regista e drammaturgo del Teatro delle Albe e con Massimo Marino, saggista e critico teatrale.

domenica 1 (ore 19 e 21.15), lunedì 2 e martedì 3 dicembre – ore 18.30
Cinema Mariani
Proiezione del film documentario Il teatro al lavoro di Massimiliano Pacifico

Il film – coprodotto nell’ambito della Mostra 1987/2017 Trent’Anni Uniti e presentato in anteprima, nell’ambito delle “notti veneziane”- Giornate degli Autori-Festival di Venezia 2018 – racconta l’avventura umana e artistica per la creazione dello spettacolo Elvira (Elvire Jouvet 40) dalle prove alla Biennale di Venezia nel 2016, al debutto al Piccolo di Milano fino all’approdo al Théâtre de l’Athénée a Parigi, intitolato a Louis Jouvet. Toni Servillo incontrerà il pubblico tra le due proiezioni di domenica 1 dicembre.

Biglietti
Domenica 1: Intero € 10,00 – Ridotto € 8,00
lunedì 2 e martedì 3 dicembre: Intero € 6,50
Ridotto (Web – Over 65 – convenzioni – universitari): 5,50
Soci La BCC ravennate, forlivese, imolese: 5,00
Under 25: € 4,50

I biglietti saranno in vendita anche al Teatro Rasi nelle sere di spettacolo

BIGLIETTI ELVIRA
Settore unico
intero 30 €, ridotto* 26 €, under30 18 €, under20 9 €
*Cral e gruppi organizzati, docenti, oltre i 65 anni, iscritti all’Università per gli Adulti
Bosi Maramotti, Soci Coop Alleanza 3.0, EspClub Card, Soci BCC, tessera Touring Club Italiano
Gli abbonati ai campionati e i tesserati di G.S. Porto Robur Costa, Olimpia Teodora, OraSì Basket Ravenna, Ravenna Football Club hanno diritto alla tariffa ridotta per tutta la stagione

Grazie al contributo di Fondazione Flaminia sono a disposizione biglietti gratuiti per gli studenti universitari iscritti al Polo di Ravenna. I biglietti saranno in distribuzione martedì 26 novembre dalle 12.30 alle 14.30 e (secondo disponibilità) anche giovedì 28 dalle 16 alle 18 presso il Punto Ristoro a Palazzo dei Congressi.

BIGLIETTERIE
Teatro Alighieri via Mariani 2 Ravenna tel. 0544 249244
Teatro Rasi via di Roma 39 Ravenna tel. 0544 30227

INFORMAZIONI
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Tel. 0544 36239