L’irrigazione delle colture, in questo periodo di allerta meteo per siccità e cambiamento climatico, è centrale. E tra gli interventi chiave per fronteggiare la cronica mancanza d’acqua ci sono l’ammodernamento e la razionalizzazione dei sistemi irrigui e la creazione di nuovi invasi.
Va in questa direzione il bando del Programma di sviluppo rurale (misura 4.1.03), aperto oggi e fino al 20 giugno 2022 rivolto ai consorzi irrigui costituiti da imprese agricole.
Le risorse ammontano a 7 milioni di euro su progetti per un valore massino fino a 1,2 milioni di euro e minimo di 100 mila euro.
Gli investimenti riguardano la realizzazione o l’ampliamento di invasi ad uso irriguo, anche utilizzando ex cave, opere accessorie come recinzioni, scalette di risalita o cartelli, sistemi per la gestione della rete idrica per la distribuzione dell’acqua da invasi.
È ammissibile anche la spesa per la realizzazione di impianti “galleggianti” negli invasi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico), a servizio degli interventi realizzati.
Sono disponibili inoltre risorse per un milione di euro per l’acquisizione e installazione di sistemi antifurto o antintrusione in magazzini, uffici, ricoveri degli attrezzi, allevamenti, piazzali, serre, siti per le arnie e in generale qualsiasi pertinenza produttiva dell’azienda.
“Gli effetti siccitosi che si sono verificati anche in questi mesi tra fine inverno e inizio primavera- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi– mettono in evidenza le conseguenze che i cambiamenti climatici stanno determinando anche sul nostro territorio. L’acqua è vita e nostro compito è garantire la qualità e l’efficienza delle infrastrutture irrigue. Allo stesso tempo dobbiamo fortemente aumentare la capacità di invaso e stoccaggio dell’acqua, grazie a sistemi infrastrutturali che si stanno facendo e che si realizzeranno nei prossimi anni. Intervenendo sia con invasi aziendali sia con infrastrutture a disposizione dei territori. La Regione ha messo a disposizione con questo bando risorse che possono permettere direttamente, e in modo rapido, ad aziende che si accordano di accedere a risorse per la realizzazione di laghi per lo stoccaggio idrico a scopo irriguo. L’intervento del Psr va in questa direzione e verso una razionalizzazione della rete idrica da parte dei consorzi di imprese. Si tratta di una prima risposta che intendiamo dare, in attesa delle risorse chieste al Governo per la progettazione di nuovi invasi e sistemi idrici contenute nel PNRR e nel piano irriguo nazionale, che ammontano nel complesso a 355 milioni di euro”.