Difendere la filiera agricola dall’inflazione. A chiederlo è il Partito Democratico in un’interrogazione a firma dei consiglieri Massimo Bulbi (primo firmatario), Luca Sabattini, Matteo Daffadà, Manuela Rontini, Marcella Zappaterra, Nadia Rossi, Stefano Caliandro, Palma Costi, Roberta Mori, Andrea Costa, Lia Montalti, Marco Fabbri e Pasquale Gerace.
“Serve -spiegano i Democratici- un piano di emergenza straordinario per il settore agroalimentare, che sia coordinato a livello europeo e finalizzato ad assicurare prezzi accessibili delle materie prime: il settore primario è strategico, in quanto garantisce il sostentamento alimentare della popolazione; l’aumento dei prezzi che colpisce oggi le aziende agricole nel tempo è destinato a riversarsi anche sui consumatori finali, tenuto conto che la maggior parte dei prodotti delle aziende agricole e degli allevamenti arriva alle industrie e poi alla distribuzione, quindi a mercati e supermercati e una agricoltura in salute, che garantisce un giusto reddito per sopravvivere all’imprenditore agricolo, è utile per il presidio del territorio e dell’ambiente ma è anche garanzia per la salute animale e per la sicurezza alimentare”.
Il Pd spiega anche quali siano alcuni dei principali fattori che stanno alla base della fiammata inflattiva: “In ambito agricolo-sottolineano i Democratici- una combinazione di eventi, fra cui la ripresa dell’Unione europea, degli Stati Uniti e dell’Asia e l’interruzione di diverse catene di approvvigionamento in tutto il mondo. Il conflitto bellico in corso tra Russia e Ucraina, inoltre, sta provocando forti tensioni sui mercati delle materie prime e dei fattori produttivi: i prezzi dell’energia, in particolare il prezzo del gas naturale, stanno raggiungendo livelli mai visti e si registra un netto aumento dei prezzi anche per altri costi di produzione come sementi, fertilizzanti, carburante, energia elettrica, macchinari e mangimi, riducendo i margini di profitto degli agricoltori oltre i livelli accettabili, in molti casi azzerando totalmente la redditività delle aziende”.
Da qui l’atto ispettivo “per sapere quali iniziative di competenza intenda adottare per evitare che, a causa dei forti rincari delle materie prime registrati in agricoltura, si compromettano semine e produzioni importanti e, più in generale, per salvaguardare la filiera agroalimentare e per sollecitare il governo ad avviare un piano di emergenza straordinario per il settore agroalimentare, che sia coordinato a livello europeo e finalizzato ad assicurare prezzi accessibili delle materie prime”.