A pochi mesi dall’insediamento del Governo e in pieno svolgimento della campagna di raccolta, la cooperazione agroalimentare romagnola apre le porte delle sue strutture ai nuovi rappresentanti istituzionali, per fare conoscere le eccellenze del sistema regionale e nazionale. È quanto accaduto questa mattina allo stabilimento di Bagnacavallo (Ra) della cooperativa Agrintesa, visitato per l’occasione da Alessandra Pesce, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo (Mipaaft) con delega all’ortofrutta. Ad accompagnare l’esponente di Governo erano presenti, tra gli altri, il presidente di Agrintesa, Raffaele Drei, il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi, il presidente nazionale di Confcooperative e di Conserve Italia, Maurizio Gardini, il sindaco di Bagnacavallo, Eleonora Proni.
Fiore all’occhiello del Gruppo e già completamente ristrutturato alcuni anni fa, questo moderno stabilimento ha una capacità di lavorazione giornaliera di 500 tonnellate di frutta, una potenzialità di stoccaggio pari a 17.000 tonnellate, con una superficie complessiva di quasi 55.000 metri quadrati (di cui quasi 34.000 coperti) con 12.500 metri quadrati di celle per la conservazione di prodotti ortofrutticoli in atmosfera controllata e un’area di oltre 10.000 metri quadrati con le più efficienti linee per la lavorazione ed il confezionamento.
“È fondamentale – sottolinea il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi – che anche le Istituzioni, a partire dal Governo nazionale, conoscano da vicino la filiera integrata rappresentata dalla cooperazione agroalimentare, che va dai soci produttori alle cooperative di conferimento fino alla nostra industria di trasformazione, Conserve Italia, e che comprende al suo interno anche i canali commerciali. La visita odierna è stata una proficua occasione per presentare al sottosegretario peculiarità ed esigenze di questo comparto fondamentale del made in Italy. Nel corso della mattinata sono state illustrate alla Pesce le principali istanze del comparto, a partire dalla richiesta di istituire il catasto ortofrutticolo e dalla necessità di ampliare il mercato estero ed abbattere le barriere fitosanitarie; è stata sottolineata inoltre l’esigenza di maggiori controlli da parte delle autorità per salvaguardare l’origine dell’ortofrutta made in Italy, simbolo di qualità e naturalità, bloccando e sanzionando chi propone il prodotto estero come italiano”.
“Questo incontro – conclude Vernocchi – è propedeutico alla convocazione del Tavolo Ortofrutticolo, più volte richiesta dalla cooperazione, in programma il 27 settembre presso il Ministero”.
“Lo stabilimento di Bagnacavallo – dichiara il presidente di Agrintesa, Raffaele Drei – consente di coniugare al meglio innovazione, efficienza tecnologica e logistica, e risparmio energetico per aumentare il livello di competitività e tutelare il reddito dei produttori. Al tempo stesso, con i suoi 330 occupati tra fissi e stagionali, rappresenta un importante presidio occupazionale per il territorio”.
“Al suo interno – prosegue Drei – si concentra la lavorazione delle pere dell’area romagnola, nonché delle mele, pesche, nettarine e susine con impianti modernissimi in grado di garantire gli standard qualitativi più elevati e soddisfare le richieste della clientela più esigente, italiana ed estera. Per questo siamo molto contenti di aver fatto conoscere questa nostra eccellenza al sottosegretario Pesce, rimasta favorevolmente colpita dal livello di innovazione della struttura”.
“L’ortofrutta costituisce l’ossatura del nostro agroalimentare ed è una filiera competitiva – ha dichiarato il Sottosegretario Alessandra Pesce – grazie agli investimenti e alle strategie di aggregazione che gli operatori hanno intrapreso. La mia visita di oggi è stata proprio finalizzata a comprendere le potenzialità e le criticità del settore, in modo tale da discutere in maniera concreta di quanto ci aspetta per il rafforzamento della filiera, avviando una più stretta collaborazione. La riunione del tavolo ortofrutta che ho ritenuto di convocare per il 27 settembre, costituisce il primo passo per il dialogo e il confronto”.