Mentre i partiti tradizionali sono tuttora alle prese con vorticose e pittoresche ipotesi di candidature, alla ricerca di una soluzione che possa comporre le numerose ed articolate faglie che li caratterizzano, la nostra Lista Civica è da tempo al lavoro per restituire alla Città il ruolo di primo piano e la visione prospettica che merita.
Il Paese sta attraversando un momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza legata al Coronavirus, che ci attanaglia da settimane. Quando (speriamo presto) l’epidemia terminerà, rimarranno comunque pesanti conseguenze per l’economia e chi sarà chiamato a guidare la comunità dovrà tenerne conto.
In passato Faenza ha conosciuto sviluppo e prosperità, ma è innegabile che negli ultimi anni quella luce che brillava si sia affievolita e molte ed importanti aziende si siano trasferite altrove. Dobbiamo assolutamente recuperare terreno, la prossima Amministrazione dovrà spendersi per favorire nuovi insediamenti, se non altro agevolando i percorsi di chi vorrà investire e creare buona occupazione.
Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta all’agricoltura ed all’indotto agroalimentare, settori trainanti per Il nostro territorio, che ultimamente hanno sofferto molto. Nell’era dei mercati globalizzati un Sindaco ha capacità di intervento oggettivamente limitate, ma stando a fianco degli agricoltori e delle associazioni di categoria, deve fungere da collettore e altoparlante per ricercare soluzioni ai loro problemi.
Occorre riscoprire il nostro centro storico. Come un cuore pulsante quando funziona a pieno ritmo irradia il sangue in tutto il corpo e crea benessere e salute, allo stesso modo un centro vivo e attrattivo crea benessere economico per l’intera Città. Un tempo giovani e meno giovani macinavano chilometri per raggiungerlo e vivere la movida faentina, oggi non è più così la migrazione si è invertita molti locali sono in difficoltà, molte serrande si sono abbassate e troppo spesso il centro storico è buio, vuoto e mal frequentato.
Questa tendenza deve essere assolutamente invertita, la rivitalizzazione del centro storico e la sua frequentazione sarà un punto fondamentale nel programma elettorale della nostra lista. Stiamo pensando ad un programma che preveda 90 eventi per l’estate. Praticamente in ogni serata dell’estate faentina nel centro storico succederà qualcosa di bello e la migliore opportunità per i cittadini di Faenza sarà senza alcun dubbio viverlo. Un aiuto nel far entrare visitatori in città sarà senz’altro la riqualificazione del fronte viario autostradale, della immediata area in uscita verso il centro città con interventi estetici che diano idea di ciò che offre la città in termini di arte, cultura, industria, folklore e sport. Eccellenze di valore internazionale.
Per quanto riguarda la sanità ed i servizi socio sanitari sappiamo che la nostra Regione rappresenta un parametro di riferimento ma nonostante questo c’è molto da fare e occorre accelerare il passo. L’integrazione fra i presidi ospedalieri dell’Ausl Romagna è ancora piuttosto parziale nonostante siano trascorsi sei anni dalla costituzione dell’azienda unica. Basti pensare che ancora oggi chi dovesse essere colto da infarto sulla via forlivese in territorio faentino, se raccolto dal 118 verrebbe comunque trasferito a Ravenna quando invece in un tempo largamente inferiore potrebbe raggiungere l’ospedale di Forlì. E’ contro la logica e non sarebbero necessari costi aggiuntivi.
Il nostro ospedale deve essere potenziato, il personale medico e infermieristico ormai da tempo è sotto organico. Spesso pazienti (generalmente anziani) che vengono dimessi sono in grande difficoltà in quanto non sono in condizioni di rientrare a domicilio e non dispongono di una soluzione. Occorrerebbe incrementare posti di degenza temporanea post ospedaliera in modo da non occupare impropriamente i reparti per acuti ma al contempo non essere privi di supporti assistenziali necessari.
Queste sono alcune delle priorità che stiamo trattando nell’ambito di un programma complessivo. Indubbiamente la nostra Città nel tempo ha perso troppe posizioni che dobbiamo recuperare, per farlo basta guardare esempi come Ravenna, Cesena e perfino Imola. Ci sono momenti in cui occorre valutare se attendere o andare avanti. Crediamo che il tempo dell’attesa sia terminato per cui nell’interesse della Città siamo determinati ad andare avanti autonomamente. Essendo aperti ed inclusivi, se la strada di altri si incrocerà con la nostra, faremo le opportune considerazioni, valutando discontinuità capacità autonomia e contenuti programmatici, senza dimenticare il percorso politico ed umano di ciascuno.