L’aumento esponenziale delle aggressioni fisiche e verbali a danno del personale del SSN impone profonde riflessioni e la condivisione di azioni finalizzate alla tutela di coloro che sono impegnati quotidianamente a garanzia della salute dei cittadini.
In quest’ottica, le Segreterie Territoriali UIL FPL di Cesena – Forlì – Ravenna – Rimini hanno chiesto un incontro al Direttore Generale dell’Azienda USL della Romagna e ai Prefetti di Ravenna, Rimini Forlì-Cesena in relazione alle aggressioni subite dalle lavoratrici e dai lavoratori impegnati quotidianamente nell’erogazione dei servizi sanitari e socio assistenziali in capo all’Azienda USL della Romagna.
“Come Organizzazione Sindacale riteniamo infatti auspicabile, al netto di tutti i provvedimenti repressivi come, da ultimo, l’arresto in differita previsto dal “D.L. Aggressioni”, un agire sul versante della prevenzione come l’aumento dei presidi delle forze dell’ordine e vigilanza, il potenziamento della videosorveglianza e di sistemi che possano immediatamente allertare le forze dell’ordine e investimenti per migliorare la logistica in funzione di una maggiore sicurezza del personale.
La cronaca locale e non solo, continua a raccontare episodi di violenza non tollerabile. Tra il 2019 e il 2023 infatti siamo passati da 357 a 693 aggressioni, +94,11% nella sola AUSL della Romagna.
Auspichiamo quindi di poter elaborare insieme alle Prefetture e alla Direzione Generale dell’AUSL della Romagna politiche comuni efficaci volte all’eliminazione di questi intollerabili episodi di violenza.”