A Ravenna diventano 24 i casi di positività al nuovo coronavirus: i 5 nuovi casi di positività fanno tutti riferimento a pazienti di sesso maschile, di 50, 75, 79, 86 e 89 anni. Il paziente di 79 anni è a domicilio, gli altri 4 sono ricoverati all’Ospedale “Santa Maria delle Croci” sebbene i loro sintomi non siano gravi. Uno dei pazienti è residente fuori regione e altri 3 hanno avuto contatti con altre aree, fuori provincia o fuori regione, che verosimilmente sono stati causa della positività. L’altro paziente rientra tra i contatti di soggetti già risultati positivi. E’ quanto emerge dall’indagine epidemiologica effettuata dal Dipartimento di Sanità pubblica di Ravenna dell’Ausl Romagna, che ha inoltre individuato tutti i contatti stretti che i pazienti hanno avuto in provincia, attivando per loro la quarantena domiciliare con monitoraggio attivo, come previsto dai protocolli.
Primi due casi anche a Cervia, un 89enne e un 50enne. Il primo ha contratto il virus fuori Regione, il secondo è venuto a contatto con il virus fuori Provincia dove lavora, entrambi si trovano ricoverati nel reparto di Malattie Infettive a Ravenna. “L’Ausl Romagna sta lavorando con efficienza e altissima professionalità e ha definito procedure e controlli rigorosi” ha commentato il sindaco Massimo Medri “Si è prontamente occupata dell’indagine epidemiologica e ad isolare le persone che hanno avuto contatti con i due casi. Invitiamo per ora tutti i cervesi a fare affidamento solo su fonti istituzionali e ufficiali e a seguire le indicazioni divulgate in questi giorni dal Ministero
In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.533 i casi di positività al Coronavirus, 147 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. Un aumento inferiore rispetto a quello di ieri, quando erano stato 206. E passano da 4.607 a 5.167 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.
Complessivamente ci sono 669 persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 98 (8 in più rispetto a ieri). E salgono a 31 (ieri erano 30) le guarigioni, 30 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 1 dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 70 a 86: 16, quindi, quelli nuovi, che riguardano 3 donne e 13 uomini; la maggior parte delle persone decedute aveva patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per 6 pazienti sono ancora in corso gli approfondimenti. I nuovi decessi si sono registrati 2 nella provincia di Bologna (Ripetizione corretta: 2 nella provincia di Bologna, non uno come riportato in precedenza), 3 in quella di Reggio Emilia, 2 in quella di Parma, 6 in quella di Piacenza e 3 in quella di Rimini.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 633 (31 in più rispetto a ieri), Parma 325 (46 in più), 206 Rimini (42 in più), Modena 127 (11 in più), Reggio Emilia 104 (1 in più), Bologna 86, di cui 37 del circondario imolese (complessivamente 6 in più, di cui 2 del circondario imolese), Forlì-Cesena 20 (di cui 14 Forlì e 6 Cesena, complessivamente 4 in più, di cui 1 a Cesena e 3 a Forlì), Ravenna 24 (5 in più), Ferrara 8 (1 in più rispetto a ieri).
Punti triage negli ospedali
I punti triage allestiti dalla Protezione civile regionale davanti alle strutture ospedaliere per filtrare le persone che accedono ai servizi sanitari sono complessivamente 17. Nel dettaglio: 3 in provincia di Piacenza (Fiorenzuola d’Arda, Castel San Giovanni e Piacenza città); 3 a Parma (Vaio di Fidenza, Borgotaro e Parma capoluogo); 3 a Reggio Emilia (Reggio Emilia, Montecchio e Guastalla); 5 a Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena capoluogo, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori 118); 1 a Imola (Bo); 1 Repubblica di San Marino; 1 davanti a Ospedale Santissima Annunziata di Cento (Fe).
Carceri ed istituti penitenziari
Nell’ambito delle esigenze segnalate da carceri e strutture penitenziarie, questi gli aggiornamenti: è stato montato ieri sera a Bologna – solo dopo la risoluzione dei disordini – davanti al carcere della Dozza, un modulo abitativo di pre-filtro per gli accessi. Tre tende sono state allestite davanti alle carceri di Rimini, Ravenna e Parma.
Ad oggi sono stati montati ad opera dei volontari di protezione civile: un modulo abitativo per filtrare gli ingressi davanti al carcere di Ferrara, 1 modulo abitativo tipo container davanti al carcere di Forlì, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi; 1 tenda davanti alla casa circondariale di Modena, con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi; 1 modulo abitativo davanti al carcere di Bologna, 1 tenda davanti al carcere di Rimini; 1 tenda davanti al carcere di Ravenna; 1 tenda davanti al carcere di Parma; 1 tenda con funzione di area per monitorare i nuovi ingressi, davanti alla casa circondariale di Castelfranco Emilia (Mo); 1 modulo abitativo con funzione di smistamento persone all’ingresso davanti al carcere di Ferrara. A Piacenza la situazione è ancora in fase di valutazione.
Dalla scorsa settimana è presente un gazebo nel cortile davanti al Tribunale dei Minori di Bologna, in via del Pratello, per offrire riparo a parenti, avvocati e persone in attesa di accedere all’edificio, evitando assembramenti.
Dispositivi di protezione individuale
Sono state consegnate oggi ulteriori 2.595 mascherine (modello ffp2), 3.180 mascherine (modello ffp3), 738 tute mono uso. Nella serata di ieri erano arrivate altre 3.080 mascherine ffpp2 frutto di una donazione.
Tutto il materiale viene consegnato al deposito sanitario di Reggio Emilia, da cui viene distribuito secondo i criteri prefissati, ad uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario