Nei giorni scorsi Confartigianato della provincia di Ravenna ha inviato una lettera aperta ai Parlamentari eletti nei collegi della Romagna sul tema delle agevolazioni per le imprese alluvionate.
Questo il testo della lettera:
“Nei giorni scorsi le Amministrazioni Comunali della provincia di Ravenna ci hanno informati della delibera di ARERA (numero 536/2023) con la quale sono previste esenzione per sei mesi relativamente al pagamento della Tari, la tassa dei rifiuti.
Se per le civili abitazioni la richiesta ai Comuni appare molto semplice, per le imprese le cose si complicano, sia perché occorre una perizia asseverata, ma soprattutto perché lo sgravio può essere previsto solo nel caso in cui:
- a) la ricostruzione in sito dell’immobile ad uso produttivo distrutto, previa demolizione dei manufatti danneggiati, se le riparazioni o gli adeguamenti alla vigente normativa degli stessi sia valutata impossibile o maggiormente onerosa della ricostruzione;
- b) la delocalizzazione, all’interno della regione, se necessario, previa demolizione dell’immobile ad uso produttivo distrutto se la relativa ricostruzione in sito non sia possibile in base ai piani di assetto idrogeologico, agli strumenti urbanistici vigenti o sulla base di indagini conoscitive e studi elaborati o commissionati dalla pubblica autorità sui rischi idrogeologici ed idraulici presenti nell’area su cui insiste l’immobile;
- c) la delocalizzazione temporanea, per il tempo strettamente necessario alla realizzazione dei lavori di ripristino, nei casi in cui non occorre procedere alla demolizione dell’immobile ad uso produttivo, ma sono comunque presenti impedimenti aventi natura temporanea, determinati dagli eventi alluvionali, che non consentono una immediata ripresa delle attività produttive e/o agricole.
Leggendo i tre punti appena menzionati appare chiaro che, se non vi sarà una modifica sostanziale della delibera, nessuna impresa potrà ottenere la diminuzione anche se la stessa è stata chiusa o ha avuto danni rilevanti ed in alcuni casi è stata alluvionata ben due volte.
Dopo 8 mesi dagli eventi, il sistema imprenditoriale della nostra provincia, che ha visto colpite dall’alluvione ben 1552 imprese, ha potuto contare solamente sui contributi della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna e, nel caso di imprese edili o imprese artigiane, sui fondi stanziati dai propri enti bilaterali quali la Cassa Edile o EBER.
Nulla ancora dallo Stato, che solo lo scorso novembre ha pubblicato la delibera con la modulistica per la richiesta di ristori. Modulistica che, con l’attualeincertezza e carenza di elementi chiari, in attesa di risposte ancora mancanti ai tanti quesiti posti, sta mettendo in grande in difficoltà i tecnici nella predisposizione della stessa e nella redazione delle perizie utili a completare l’istanza di contributo.
Per una volta vorremmo che gli apprezzamenti al sistema della piccola e media impresa, che sostiene il tessuto socioeconomico del nostro territorio, fossero supportati anche da un’azione concreta. Per questo motivo siamo a chiedere il Suo impegno affinché ARERA, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente,modifichi la propria delibera consentendo alle imprese di accedere agli sgravi TARI nella stessa modalità prevista per le civili abitazioni, ma soprattutto affinché siano date al più presto risposte ai quesiti e ai chiarimenti posti alla struttura Commissariale dai tecnici che stanno predisponendo le richieste di ristori.
Tutto ciò oltre ad essere un’azione di equità diventa anche un’attenzione tangibile nei confronti delle imprese che fino ad oggi da sole e con le proprie forze sono ripartite.
Nell’eventualità Le occorressero maggiori informazioni di carattere tecnico può contattare Antonello Piazza, Vicesegretario provinciale di Confartigianato della provincia di Ravenna.
Certi della sua attenzione l’occasione è gradita per porgerle distinti saluti.
Il Presidente Provinciale di Confartigianato, Emanuela Bacchilega
Il Segretario Provinciale di Confartigianato,Tiziano Samorè“