Maria De Lorenzo, co-portavoce di +Europa Ravenna, spiega l’adesione alla manifestazione del 6 novembre.
“In questi ultimi giorni abbiamo attraversato un momento difficile per i diritti civili e umani, a causa dell’affossamento del DDL Zan. È una perdita enorme per i diritti, la responsabilità civile e la giustizia. Si trattava di un disegno di legge perfettibile ma che finalmente si impegnava nella tutela delle minoranze, come la comunità LGBT, anche nel nostro paese.
Sappiamo bene che quando si tutela una minoranza si fa l’interesse di tutta la popolazione.
Questo è evidente soprattutto in Italia, dove ancora moltissime coppie e persone appartenenti alla comunità LGBT rischiano ogni giorno aggressioni per il loro orientamento. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che questo disegno di legge tutelava anche donne e disabili, altro punto molto importante e sempre poco discusso, da ogni forma di discriminazione.
Come persona e come co-portavoce di +Europa Ravenna, voglio far sentire tutta la mia rabbia per quello che è successo al Senato; perché oltre all’affossamento di una legge che porta diritti e responsabilità, abbiamo visto la scena vergognosa di politici, Senatori della Repubblica, che gioivano e applaudivano come allo stadio per aver tolto la possibilità a delle persone di avere tutele ulteriori.
Questo non deve più succedere, noi vogliamo che tutti possano essere tutelati allo stesso modo, senza discriminazioni per orientamento, genere o disabilità.
Come +Europa, coerenti fino all’ultimo anche nel voto segreto grazie ad Emma Bonino, continueremo a batterci per far sì che questa legge, o una con gli stessi principi, venga approvata il prima possibile.
Ma vogliamo partire da Ravenna che, come molte altre città, resiste e combatte. Presto ci sarà una manifestazione contro le discriminazioni di ogni genere dove noi aderiamo ufficialmente come +Europa Ravenna, portando il nostro contributo di idee”.