Calvano: “Senza variare la pressione fiscale confermiamo tutte le risorse a sostegno di welfare e gli incentivi agli investimenti destinati a cittadini, imprese e famiglie”. Il Progetto di legge regionale della Giunta va ora all’esame dell’Assemblea legislativa
Per quanto è di competenza da parte della Regione, resta invariata la pressione fiscale per gli emiliano-romagnoli.
Il punto fermo è stato messo dalla Giunta regionale che ha approvato un Progetto di legge che adegua l’articolazione delle aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef con i nuovi scaglioni di reddito introdotti dal Governo.
Misura necessaria per garantire l’allineamento alla normativa statale, fatta in modo tale da mantenere inalterato il gettito complessivo prodotto dall’addizionale. Infatti, sotto il profilo finanziario, per il bilancio regionale non deriveranno maggiori oneri. Tradotto, non ci saranno, comunque, minori entrate per la Regione.
Il progetto di legge regionale, approvato dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini, va ora all’esame dell’Assemblea legislativa, dove inizia l’iter nelle commissioni che porterà al voto finale in Aula nelle prossime settimane.
“La riforma nazionale delle aliquote Irpef non aumenta in alcun modo la pressione fiscale per cittadini e imprese: così è anche per le tasse regionali, che rimangono invariate. La proposta della Giunta- ha detto l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano– punta a mantenere il criterio di gradualità delle aliquote in relazione alle fasce di reddito imponibile, in attuazione del principio costituzionale di progressività del prelievo. Così, senza variare la pressione fiscale viene confermato interamente il gettito destinato al sostegno delle politiche regionali di welfare e di incentivi agli investimenti”.
Le aliquote
Il progetto di legge regionale varato dalla Giunta prevede la conferma delle aliquote dell’addizionale regionale per i primi tre scaglioni di reddito imponibile: allo 0,1% fino a 15mila, allo 0,7% dai 15mila ai 28mila, allo 0,8% dai 28mila ai 50mila euro, all’1,04% l’aliquota relativa allo scaglione di reddito imponibile superiore a 50 mila euro.
L’intervento complessivo proposto prevede, quindi, di mantenere inalterato sia il gettito totale dell’addizionale, circa 312 milioni di euro, sia il gettito per singolo scaglione.