“Bonaccini, Schlein e la Regione tutta hanno tradito il referendum sull’acqua pubblica”. Con questo titolo nei giorni scorsi abbiamo dato diffusione ad un nostro articolo (“Acqua pubblica: chi si è venduto e chi no”). Abbiamo dato notizia di una poco edificante operazione della Giunta Regionale Bonaccini-Schlein con cui si è prorogato sino alla fine del 2027 il termine per ripubblicizzare l’acqua” afferma Ravenna in Comune.
“Nonostante qualcuno (i cosiddetti Coraggiosi) continui a dichiararsi (a parole) a favore della ripubblicizzazione, nei fatti la maggioranza in Regione (che poi è la stessa che amministra il nostro Comune) vuole mantenere la privatizzazione e i relativi vantaggi per Hera. Tutti i gruppi del Consiglio Regionale (inclusi i Coraggiosi della Schlein) hanno votato a favore della norma, (eccettuati Verdi e Misto che non hanno partecipato al voto), tradendo ancora una volta la scelta operata dalla maggioranza degli Italiani al referendum di dieci anni fa. Il Consigliere Regionale di Coraggiosa, Igor Taruffi, ha addirittura dichiarato: «Non c’erano le condizioni gestionali per arrivare alla ripubblicizzazione del servizio idrico». «Se non ora, quando?» si chiede Ravenna in Comune.
“Per la giornata di mercoledì 3 novembre, dalle ore 14.30, il Coordinamento Regionale Comitati Acqua Pubblica ha convocato un presidio-manifestazione davanti alla sede della Regione a Bologna. Ravenna in Comune aderisce al presidio e chiede a tutte e tutti coloro che possono di parteciparvi attivamente” conclude Ravenna in Comune.