Si è conclusa nei giorni scorsi in Tribunale a Ravenna, davanti al Gip Janos Barlotti, la vicenda di un veterinario forlivese dalla cui clinica era risultato provenire un utero di un cane di grossa taglia con all’interno feti di cuccioli già in avanzato stato di sviluppo, ritrovato abbandonato in un cassonetto i nel faentino. Il macabro rinvenimento era stato effettuato da una squadra di Hera nel marzo del 2019, in via Corleto a Faenza, proprio davanti ad una scuola d’infanzia. Gli operai di Hera avevano allertato immediatamente la polizia locale faentina. Gli agenti manfredi intervenuti avevano immediatamente messo sotto sequestro l’utero ed i feti ed avviato un’articolata indagine investigativa che è terminata con un’informativa ricca di elementi oggettivi e soggettivi a carico della clinica diretta dal veterinario forlivese. La vicenda si è ora conclusa davanti al GIP di Ravenna con una sentenza che ha riconosciuto, grazie alle prove raccolte dai vigili faentini, il veterinario di Forlì colpevole del reato previsto e punito dall’art. 256 comma 1 e 2 del D.Lgs, 3 aprile 2006, numero 152. L’uomo è stato così condannato ad una pena di 3 mesi e 10 giorni di arresto, pena convertita poi in 26.334 euro come da sua richiesta.