Enpa di Faenza ringrazia la Polizia Locale e la magistratura per il rapido processo che ha portato alla condanna dei padroni di Lilli, la sfortunata cagnolina rinvenuta in agosto abbandonata a 200 km da casa.
La cagnolina è stata ritrovata nell’androne di un condominio di Faenza in un carrello della spesa con il guinzaglio legato alla maniglia. La proprietaria, una donna italiana sulla sessantina residente a Venezia, è stata rintracciata grazie al microphip e denunciata per abbandono di animale. La donna non ha saputo spiegare come mai il cane si trovasse a Faenza; non risulta avesse denunciato, né segnalato lo smarrimento di Lilli.
La cagnolina, affidata subito a Enpa Faenza – Rifugio del cane, è stata poi confiscata ed Enpa l’ha affidata a una famiglia che l’ha accolta, poi curata (ha necessitato di un’operazione per guarire un’infezione alla bocca) e ora Lilli gode di ottima salute.
“La giustizia ha fatto il suo corso e lo ha fatto in tempi rapidi e certi – ha dichiarato Maria Teresa Ravaioli, presidente di Enpa Faenza -. Il riconoscimento dell’abbandono dell’animale come reato è un monito per chi ancora pensa che i cani siano oggetti da trattare senza riguardo. Ci auguriamo che questo processo scoraggi ulteriori inqualificabili abbandoni. Siamo grati alla Polizia Locale per il rapido intervento di recupero di Lilli e al giudice Janos Barlotti per la rapidità a cui è giunto alla sentenza. Ovviamente ringraziamo anche la meravigliosa famiglia che ha accolto Lilli e che ora potrà adottarla definitivamente, per regalarle una nuova vita, nonostante l’età (Lilli ha infatti 14 anni)”.