Roma rende omaggio al maestro della ceramica Guerrino Tramonti (Faenza 1915-1992), con un’importante mostra allestita nella Casina delle Civette di Villa Torlonia. Un luogo che rappresenta l’eccellenza dello stile Liberty, dove le opere in ceramica, i dipinti e gli arazzi dell’artista – circa 50 quelle esposte – dialogano con le decorazioni delle sale del Museo, in particolare con gli arredi, come pavimenti e maioliche di rivestimento, insieme alle vivaci cromie delle vetrate.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e a cura di Maria Grazia Massafra, Raffaella Lupi e Stefania Severi, si avvale del Patrocinio dell’Associazione Italiana Città della ceramica (AICC), del Comune di Faenza e del Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) ed è organizzata dalla Fondazione Guerrino Tramonti, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Apriti Sesamo e la Galleria Sinopia di Roma.
La mostra Alchimie di terra e di luce. I mille volti della ceramica di Guerrino Tramonti, allestita dall’11 giugno al 27 settembre 2020 nelle prestigiose sale espositive della Casina e della Dipendenza, costituisce un grande e ulteriore riconoscimento per Tramonti, ceramista, scultore e pittore fra i più affermati del XX secolo in Italia. Delle 50 opere, alcune sono state selezionate per la Casina delle Civette, come le ceramiche e le porcellane monocrome di grandi dimensioni, dove la sintesi della forma e la varietà delle superfici sono gli elementi scelti per dialogare con le vetrate.
La selezione fatta invece per la Dipendenza concerne la produzione “policroma”, come piatti, arazzi e dipinti, questi ultimi scelti per dare un’indicazione di confronto con il segno pittorico, interesse prevalente dell’artista negli anni dopo il 1970.
Sono trascorsi 10 anni da quando Roma dedicò a Tramonti una bellissima mostra presso il Museo di Palazzo Venezia: le opere esposte attirarono l’attenzione di esperti giapponesi, che avviarono un articolato progetto espositivo itinerante che ha toccato, tra il 2011 e il 2012, le città di Tokyo, Hagi, Nishinomiya e Seto, e si è concluso nel 2013 al Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, che custodisce in maniera permanente un importante corpus di sue opere.
Grazie alla Galleria Sinopia e alla Fondazione Tramonti, che dopo la scomparsa dell’artista ne tutela e custodisce le opere, il “riportare” Guerrino Tramonti all’attenzione del pubblico romano nasce dall’idea di approfondire l’articolato mondo della ceramica e di rinnovare la memoria di questo grande artista, offrendo al pubblico un nuovo approccio alla sua arte.
La scelta della Casina delle Civette, splendido esempio di stile Liberty nonché Museo della vetrata artistica e sede della Biblioteca delle Arti Applicate, non è stata certo casuale.
Infatti lo sposalizio vetrata-ceramica diventa parte integrante dell’apparato decorativo della Casina e le opere di Tramonti dialogano perfettamente con le sue vetrate.
Lo studio dell’allestimento trae ispirazione dalla principale componente chimica della materia ceramica, ovvero l’argilla. Questa polvere, dalle cromie naturali e terrose, accompagna il percorso esaltando i colori delle opere stesse e richiamando quelli delle vetrate: una sintonia cromatica che unisce Tramonti alla Casina, come se le sue opere “emergessero” dalla terra.
A latere dell’esposizione, si terrà il concorso “Alchimie di terra e di luce – omaggio a Guerrino Tramonti” che vede coinvolte le Scuole d’arte e dei mestieri di Roma Capitale: gli allievi del corso di ceramica 2019/2020 sono stati invitati a elaborare un proprio progetto ispirandosi alla produzione di Tramonti per esaltare le peculiarità della sua opera nel vasto repertorio dei ceramisti a lui coevi.
Il catalogo (italiano-inglese) è edito dalla casa editrice Edilet EdiLazio Letteraria.