“Il Coordinamento ravennate Per il Clima – Fuori dal Fossile  e la Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia Romagna , nell’ambito delle innumerevoli iniziative che in questo periodo si stanno svolgendo in tutta Italia contro la schiavitù estrattivista, per la difesa del pianeta e della salute  e per il cessate il fuoco in tutte le guerre in corso, promuovono una giornata d’incontro per ribadire l’opposizione ai progetti di distruzione.

Dobbiamo ricordare che:

  • Il 2023 è stato uno degli anni più caldi della storia dell’umanità
  • Gli eventi estremi stanno paurosamente crescendo di anno in anno, i morti per inquinamento sono centina di migliaia in Europa e diverse decine di migliaia in Italia. La Pianura Padana è una delle aree più inquinate del mondo
  • La Scienza ci dice che le emissioni di gas climalteranti sono la causa principale del riscaldamento globale, e che il gas metano è fra i principali killer del clima
  • Tutta l’Italia, e il territorio ravennate più di altri, sono sempre più terreno di conquista da parte dei colossi dell’energia fossile, con la complicità attiva delle Istituzioni, nonostante il consumo di gas stia costantemente diminuendo
  • La dipendenza dalle fonti fossili è una delle principali cause di tutte le guerre in atto e del crescente rischio di un conflitto globale

Ad un anno dagli eventi estremi del 2023 e dalla grande manifestazione che si svolse a Ravenna il 6 maggio, che vide la partecipazione di migliaia di persone ad opporsi ai progetti fossili

Sabato 11 maggio, dalle 9,30 della mattina, al Polo delle Arti di Piazza Kennedy 7,  con autorevoli testimoni delle principali vertenze in corso, parleremo dei rigassificatori, delle nuove trivellazioni, del gasdotto Linea Adriatica, delle collusioni fra potenze del fossile e mondo universitario.

E nel pomeriggio saremo presenti in Piazza del Popolo per denunciare la sordità e la connivenza delle Istituzioni nazionali e locali.

Chiediamo a tutte e tutti di unirsi a noi nel chiedere lo stop alla proliferazione di tutte le opere distruttive, pericolose, inquinanti, costose e di scarsa utilità (rigassificatori, nuove trivellazioni, gasdotti, impianti di stoccaggio dell’anidride carbonica, depositi di gas liquefatto) e l’avvio di una vera politica di transizione ecologica.”

Coordinamento ravennate Per il Clima Fuori dal Fossile

Rete Emergenza Climatica Ambientale Emilia Romagna,