Cinema, mosaico e rifiuti uniti in capolavori unici al mondo, grazie all’abilità dei ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, l’unica Accademia a livello nazionale ad avere come indirizzo l’arte musiva, vocazione naturale della città.Si tratta di un’esperienza artistica unica nel suo genere, ideata nell’ambito di “Scart”, il progetto artistico del Gruppo Hera che ha messo piede per la prima volta a Ravenna nel maggio 2017 con la mostra a Palazzo Rasponi ‘Scart il lato bello e utile del rifiuto’, che esponeva i lavori degli studenti delle Accademie di Belle Arti di Bologna e Firenze.
Rifiuti e mosaico uniti per l’arte nel nome di Fellini
Ora la collaborazione di Scart si è estesa anche all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, con ilprogetto artistico 2020“Omaggio al centenario di Fellini” adottando un’innovativa tecnica che mixa la trash art e il mosaico, al quale gli studenti hanno lavorato per settimane, seguiti passo dopo passo, anzi tessera per tessera, dai docenti del biennio specialistico Marco Santi e Leonardo Pivi, che li hanno aiutati a realizzare dei capolavori unici al mondo.
Il risultato è sorprendente: quattro grandi mosaici materici ed evocativi, larghi 2 metri e alti 1,60, che raffigurano quattro importanti scene di capolavori cinematografici del grande regista riminese Federico Fellini, tra cui ‘Lo sceicco bianco’ e ‘La voce della luna’, ‘I Clown’ e ‘Giulietta degli spiriti’. Partendo da materia prima recuperata da numerosi cicli produttivi (ritagli di pelle, carta abrasiva, cerniere, scaglie di plastica, suole e tomaie di gomma, cellophane, poliaccoppiati e fiori finti) le quattro gigantografie sono state realizzate miscelando questi materiali ‘poveri’ con tessere di mosaico ‘preziose’, elementi di un’arte duratura, in un gioco di colori e materiali straordinariamente suggestivo e innovativo.
Veri e propri capolavori, cheil Sindaco Michele de Pascale e l’Assessore all’istruzione Ouidad Bakkali hanno potuto vedere realizzare dal vivo assieme al Presidente di Herambiente Filippo Brandolini e al Direttore Marketing Maurizio Giani, recandosi personalmente all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, accompagnati dalla coordinatrice didattica Paola Babini.
‘Scart’, un progetto in grado di coniugare scarti e arte
La tradizionale tecnica del mosaico ravennate ha incontrato il recupero di materia grazie al progetto artistico Scart,il progetto ideato oltre 20 anni fa dallo stesso Maurizio Giani per incidere positivamente, proprio attraverso l’arte, sulla mentalità del recupero e del riuso. Parte integrante del quotidiano impegno della multiutility sul fronte dell’economia circolare, Scart ne affronta le sfide in modo assolutamente innovativo, aprendo una nuova strada verso un tipo di riuso e riciclo che riconosce un valore crescente al rifiuto, dandogli una vita illimitata e trasformandolo così in risorsa. La sfida è ambiziosa: considerare pregiati anche gli scarti industriali sembra un paradosso, ma è la realtà con la quale si sono misurati Scart e l’Accademia di Belle Arti di Ravenna con l’obiettivo di stimolare la creatività degli studenti, promuovendo la realizzazione di opere artistiche con soli scarti di lavorazione industriale, sostenibili non solo da un punto di vista ambientale, ma anche economico. L’arte non è un esito accessorio della materia, ma ne costituisce una rigenerazione che può ispirare tutte le altre rigenerazioni su cui si basa l’economia circolare, per la quale Hera lavora ogni giorno attraverso persone, mezzi, processi, impianti.
“Herambiente è orgogliosa di riportare a Ravenna, sede di importanti attività del Gruppo, il progetto Scart– precisa Filippo Brandolini, Presidente di Herambiente- Dopo la mostra a Palazzo Rasponi, abbiamo voluto coinvolgere quest’anno per la prima volta un’importante istituzione culturale della città, quale è l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, nella realizzazione del progetto celebrativo del centenario della nascita di Fellini, progetto che vede peraltro il coinvolgimento anche delle Accademie di Firenze e Carrara. Scart è un importante progetto artistico, ma anche un modo innovativo per sensibilizzare al riuso e al recupero dei rifiuti, pratiche improntate all’economia circolare secondo i cui principi Herambiente ha indirizzato le proprie strategie di sviluppo”.
“Siamo molto contenti che una realtà industriale importante del nostro territorio come il Gruppo Hera abbia attivato una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna che interpreti con questo spirito il senso del proprio operato, contribuendo anche attraverso l’arte al consolidamento di una cultura della sostenibilità nella quale, assieme ai nostri cittadini, ci riconosciamo in pieno. – afferma il Sindaco di Ravenna Michele de Pascale – A Ravenna, del resto, il rapporto con il Gruppo Hera, che eroga servizi fondamentali per i cittadini e le imprese, si è sempre orientato anche alla promozione di tante iniziative culturali, e fa piacere che una multiutility declini in questo modo il profilo del proprio radicamento territoriale, nell’interesse della comunità”.
“Abbiamo creduto molto in questo progetto di grande qualità: l’aver creato una sorta di commistione fra il riuso di materiali di scarto, che richiamano ‘l’usa e getta’, e il duraturo e prezioso mosaico ha rappresentato per la didattica curricolare un valore aggiunto – afferma Paola Babini, coordinatrice didattica dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna – La novità del progetto sta proprio nella particolarità di miscelare insieme due materiali così diversi, creando un risultato eccezionale, grazie anche alla creatività dei ragazzi coadiuvati dai docenti di mosaico del biennio, che ringrazio sentitamente”.